Bagnante si infortuna a Miramare e il Sores invia il Soccorso Alpino. Primi effetti della gestione dell’uomo del Monte?
Bagnante s’infortuna sul lungomare triestino: centrale Palmanova invia il soccorso alpino. Che sia l’effetto di avere l’uomo del Monte a capo del Sores? Ironia a parte il fatto è successo a mezzogiorno dello scorso 22 giugno a Trieste, nei pressi del bivio di Miramare ed è surreale. Un bagnante uscendo dall’acqua si è ferito ad una gamba mentre risaliva sugli scogli e si è trovato in difficoltà; niente di particolarmente grave ma serviva aiuto ed è stato chiamato il 112. Intanto l’uomo si è seduto su una panchina del lungomare ad attendere i sanitari.
Nessuno si aspettava che arrivasse il Soccorso Alpino, a sirene spiegate. Già, tra lo stupore e l’incredulità dei numerosi bagnanti sono arrivati i volontari del Soccorso Alpino, equipaggiati di tutto punto con zaino in spalla. Numerosi i commenti dei bagnanti e le foto scattate all’inconsueta scena, tra queste si vede uno degli uomini del Soccorso Alpino, che sembra anche lui assai perplesso, probabilmente si chiede perché la Centrale di emergenza di Palmanova li ha mandati lì. Certo è che se Palmanova dà l’ordine di partire, pur sembrando assurdo bisogna obbedire, anche se è difficilmente concepibile un intervento dei rocciatori a Miramare, ad altitudine 0 s.l.m. Quelli del Soccorso Alpino sono volontari che quando sono chiamati lasciano il loro lavoro e accorrono a sirene spiegate, e comunque è anche questo un rischio, ed è inaccettabile interrompere le proprie attività e rischiare per niente. A proposito sono accorsi anche due carri dei pompieri con sirena, mentre l’autoambulanza è poi arrivata tranquillamente in codice verde. Tutto è finito bene, l’infortunato aveva una ferita lieve, è stato medicato sul posto ed è rimasto sul lungomare. Un costoso soccorso ha distratto risorse preziose che, denaro a parte, poteva potenzialmente coincidere con altre emergenze. Ma è tollerabile una simile gestione dei soccorsi? Si chiede il Consigliere Regionale FVG del Gruppo Misto Walter Zalukar che aggiunge: “non si diano le colpe dei disfunzionamenti, come già successo, agli uomini e donne che lavorano sul campo, siano essi sanitari, pompieri o volontari, perché sono i primi a subire questa difficile situazione”.