«But in secca per l’innevamento artificiale, modello turistico insostenibile»
« È evidente che il modello di sviluppo turistico della montagna basato sullo sci è sempre più insostenibile, nonostante le roboanti dichiarazioni rilasciate dalla Giunta regionale nelle scorse settimane sul numero di skipass e sulle presenze nei poli sciistici », ha affermato il capogruppo del Patto per l’Autonomia-Civica FVG, Massimo Moretuzzo . « Ulteriore prova è stata la risposta data oggi (17 aprile, ndr) dall’Assessore Scoccimarro all’interrogatorio che ho presentato in merito al fatto che il 22 febbraio scorso il torrente. Ma è rimasto in secca per diverse centinaia di metri in prossimità del punto di immissione nel fiume Tagliamento, in modo del tutto innaturale e senza apparenti giustificazioni dovute a lavori in alveo o di altra causa. Allo stesso tempo, nei giorni precedenti, è stata svolta un’intensa attività di innevamento artificiale sugli impianti sciistici del Monte Zoncolan, a causa della penuria di neve naturale, che ormai è una costante, come ricordato dall’ARPA nel report del mese di febbraio da cui si evince che “lo spessore dello strato nevoso al suolo rimane più basso, rispetto alla climatologia degli ultimi 50 anni, su tutto l’arco alpinoluvio regionale” e che “sui monti i cumulati pluviometrici, se confrontati ai dati climatici del trentennio 1991-2020, sono risultati dal 40% al 60% inferiori alla norma ».
Davanti a queste prove, continua Moretuzzo, « l’Assessore ha sostenuto che il But non è mai andato in secca, anche se ha ammesso che Promoturismo preleva acqua dal But a Noiaris. Manderemo all’Assessore le fotografie che documentano la mancanza d’acqua nel torrente, e se necessario, porteremo a Trieste le centinaia di persone che hanno visto con i loro occhi quello che è successo. Negare l’evidenza dell’impatto negativo che ha sulla montagna friulana il modello di sviluppo turistico dell’Amministrazione Fedriga, è un errore imperdonabile. L’acqua ei fiumi della Carnia valgono più di qualche skypass » .