Caso De Monte/ Sores: è strappo istituzionale. Respinta con un cavillo la richiesta di discutere la vicenda in aula del Consiglio Regionale

Rischia di diventare anche uno strappo istituzionale la vicenda della nomina di De Monte al Sores, infatti non solo non si placano le polemiche ma l’opposizione compatta  chiede di discutere in aula il caso della nomina  ma il presidente del consiglio regionale Zanin, al quale era stata trasmessa una lettera formale  giudica “inusuale” la richiesta di discutere della faccenda in aula

La missiva contenente la richiesta urgente  era stata trasmessa questa mattina dal consigliere Furio Honsell a nome dei firmatari. Questo il testo:

Gent.mo Presidente Piero Mauro Zanin, 

i Commissari di opposizione e del Gruppo Misto avevano richiesto il 19  maggio la convocazione urgente della 3° Commissione, in merito ai
fatti relativi alla sospensione del concorso per la copertura del posto di direttore della SORES. Tale richiesta venne reiterata il 28 maggio nell’Ufficio di Presidenza, dopo che era scoppiato il caso
della mancata vaccinazione anticovid del Direttore dell’Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Udine, chiamato appunto tramite comando a ricoprire il posto apicale in SORES.

Le dichiarazioni rilasciate ai media dal Direttore Generale dell’ARCS Giuseppe Tonutti, ovvero che il medico in questione non si fosse vaccinato come gli altri sanitari già in gennaio perché aspettava un “nuovo vaccino”, hanno avuto vasta eco e sconcertato l’opinione pubblica. Tali affermazioni hanno alimentato una forte preoccupazione nella popolazione, proprio perché pronunciate dal Direttore Generale dell’Azienda di Regionale di Coordinamento per la salute. C’è un rischio concreto che venga rallentata la campagna vaccinale, anche perché a nostro avviso non c’è stata ancora da parte degli interessati un’espressione di forte condanna di atteggiamenti di esitazione ingiustificata alla vaccinazione.

Riteniamo che il Consiglio Regionale non possa rimanere indifferente ai fatti sopra esposti, e debba occuparsi del calo di fiducia nell’Istituzione che deriva da questa vicenda, in un momento
delicatissimo del contrasto alla pandemia. Vanno altresì approfonditi i motivi per cui sono state ignorate le procedure concorsuali per ricoprire il posto apicale di una struttura essenziale per la salute pubblica, privilegiando la chiamata ad personam. Rimaniamo pertanto in attesa di poter avviare al più presto un dibattito in aula su tali questioni. 

Rispettosamente,

I capigruppo: Moretti, Centis, Moretuzzo, Sergo, Honsell e i Consiglieri della III Commissione: Liguori, Conficoni, Cosolini, Santoro, Bidoli, Zalukar, Dal Zovo, Ussai.

Nella risposta il  presidente del consiglio Zanin, come accennato in apertura,  osserva che si tratta di una richiesta irrituale “per una discussione in consiglio – precisa – è necessario sia presentata una mozione, un ordine del giorno o una interpellanza”. C’è ancora tempo per farlo entro il 3 giugno in modo che la questione possa essere affrontata nel corso del prossimo consiglio regionale che si terrà entro il mese prossimo, ha detto Zanin.  In sostanza Zanin prende  tempo forse nella speranza che arrivi una qualche schiarita che al momento non è all’orizzonte. Del resto come cronisti attenti non possiamo non notare come il tentativo da parte della maggioranza o più precisamente dell’assessorato alla salute, dato che fino ad oggi non una parola sulla vicenda sia stata pronunciata dal presidente Fedriga,   sia quello di far prevalere la questione della mancata vaccinazione di De Monte facendo passare in second’ordine la vera problematica che è nella “inusuale” quella sì per davvero, procedura di nomina di De Monte mandando alle ortiche una regolare gara ufficiale arrivata alle battute finali ma che, evidentemente, non aveva candidati graditi al grande puparo della sanità Fvg.