Codroipo: Picchia la moglie, i carabinieri lo deferiscono in stato di libertà per maltrattamenti in famiglia. Un caso fra i milioni in Italia
La notizia, purtroppo, è una delle tante di che giungono alle redazioni con allarmante frequenza e riguardano i maltrattamenti in famiglia- In questo ultimo caso ad intervenire sono stati i Carabinieri della Stazione di Codroipo, che nella serata di ieri (lunedì 30 luglio) sono intervenuti in un’abitazione di Codroipo dove era stata segnalata una lite in famiglia tra due coniugi 40enni. Sul posto, i militari hanno accertato che poco prima, nel corso della lite per futili motivi, il marito aveva percosso al volto ed al corpo la moglie procurandole lesioni che poi sono state refertate dai sanitari con prognosi di 7 giorni. Nella circostanza la donna denunciava altri pregressi maltrattamenti. Mentre. Conseguentemente, l’uomo è stato deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria udinese con l’ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia mentre la donna, con i due figli minori, è stata accompagnata e poi ospitata presso un centro antiviolenze. Un caso fra i tanti che portano a porsi sempre le solite domande. La prima è una costatazione, a dover lasciare la casa familiare sono le vittime, aggiungendo disagio alla violenza. Si tratta ovviamente di provvedimenti di tutela dell’incolumità che forse sono difficilmente evitabili ma che comunque destano perplessità. In ogni caso il fenomeno della violenza in famiglia e quello della violenza sulle donne in generale è lungi dall’essere sporadico. Lo rileva anche l’Istat (dati al 2014), che con l’efficacia dei numeri, ma anche con la loro aridità, fotografa il fenomeno che doverebbe essere in cima alle emergenze del paese e non relegato alle pagine di cronaca nera dei giornali. Si scopre così dai dati Istat che i numeri sono impressionanti: il 31,5% delle 16-70enni (6 milioni 788 mila) ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale: il 20,2% (4 milioni 353 mila) ha subito violenza fisica, il 21% (4 milioni 520 mila) violenza sessuale, il 5,4% (1 milione 157 mila) le forme più gravi della violenza sessuale come lo stupro (652 mila) e il tentato stupro (746 mila). Questi dati generali che fanno rabbrividire diventano ancora più insopportabili quando l’autore delle violenze fisiche o sessuali e il partner o l’ex partner, scoprendo che ben il 13,6% delle donne (2 milioni 800 mila) sono state picchiate o stuprate dal marito o convivente. In particolare il 5,2% (855 mila) dal partner attuale e il 18,9% (2 milioni 44 mila) dall’ex partner. La maggior parte delle donne che avevano un partner violento in passato lo hanno lasciato proprio a causa delle violenza subita (68,6%). In particolare, per il 41,7% è stata la causa principale per interrompere la relazione, per il 26,8% è stato un elemento importante della decisione.
Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner, parenti o amici. Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner, nel 3,6% da parenti e nel 9,4% da amici. Anche le violenze fisiche (come gli schiaffi, i calci, i pugni e i morsi) sono per la maggior parte opera dei partner o ex.
Paradossalmente gli sconosciuti sono autori soprattutto di molestie sessuali (76,8% fra tutte le violenze commesse da estranei alle famiglie). Le donne straniere hanno subìto violenza fisica o sessuale in misura simile alle italiane nel corso della vita (31,3% e 31,5%). La violenza fisica è più frequente fra le straniere (25,7% contro 19,6%), mentre quella sessuale più tra le italiane (21,5% contro 16,2%). Le straniere sono molto più soggette a stupri e tentati stupri (7,7% contro 5,1%). Le donne moldave (37,3%), rumene (33,9%) e ucraine (33,2%) subiscono più violenze.
Insomma le donne straniere, contrariamente alle italiane, subiscono soprattutto violenze (fisiche o sessuali) da partner o ex partner (20,4% contro 12,9%) e meno da altri uomini (18,2% contro 25,3%). Le donne straniere che hanno subìto violenze da un ex partner sono il 27,9%, ma per il 46,6% di queste, la relazione è finita prima dell’arrivo in Italia.
L’analisi Istat del fenomeno è più complessa e articolata, ma già i numeri fin qui espressi dimostrano come il fenomeno sia decisamente emergenziale anche se, gli stessi dati riparametrati negli anni, dimostrano segnali di miglioramento: diminuiscono le percentuali di violenza fisica e sessuale da parte dei partner attuali e da parte degli ex partner, e cala pure la violenza sessuale (in particolare le molestie sessuali), perpetrata da uomini diversi dai partner. Non si intacca però lo zoccolo duro della violenza nelle sue forme più gravi (stupri e tentati stupri) come pure le violenze fisiche da parte dei non partner mentre aumenta la gravità delle violenze subite. Senza contare che anche un singolo episodio è comunque troppo.