Coldiretti Pordenone incontra il Prefetto, si è discusso di fauna selvatica, della petizione sul fotovoltaico e del Decreto flussi relativo alla manodopera stagionale
Coldiretti Pordenone ha incontrato il Prefetto, Domenico Lione. Il presidente Matteo Zolin, accompagnato dal direttore Antonio Bertolla e dal delegato di Giovani Impresa Francesco Nocente, hanno potuto illustrare alcuni importanti temi di stretta attualità e di interesse per le imprese agricole.
Tra questi la problematica della fauna selvatica, la petizione sul fotovoltaico e il Decreto flussi legato alla questione della manodopera stagionale.
Sul primo punto il presidente Zolin ha illustrato al Prefetto le proposte avanzate da Coldiretti alla Regione per contrastare l’invasione dei cinghiali, che puntualmente devastano e danneggiano i terreni e i raccolti e quindi la perdita di reddito per le imprese. Zolin ha sottolineato come il coinvolgimento della Prefettura sia indispensabile considerato che il problema è diventato di pubblica sicurezza. “Non solo danni all’agricoltura –ha spiegato il presidente- ma un pericolo per tutti i cittadini che subiscono incidenti stradali, rischi sanitari oltre al degrado ambientale”.
Il Prefetto si è dimostrato sensibile alla problematica, ritenendo anche del tutto legittimo proporre provvedimenti normativi che permettano in primis alle imprese di difendere il loro lavoro ed il loro reddito.
Il delegato provinciale di Giovani Impresa, Francesco Nocente, ha illustrato l’iniziativa della petizione in favore dell’energia rinnovabile senza il consumo di suolo agricolo. Nocente ha spiegato la posizione di Coldiretti ed in particolare la preoccupazione dei giovani che non vogliono veder precluse per il futuro delle possibilità di coltivazione a causa della perdita di terreni agricoli a favore dei parchi fotovoltaici.
Sul Decreto flussi legato alla manodopera agricola stagionale straniera è entrato nel merito il direttore Bertolla. In proposito ha ribadito la fondamentale importanza della disponibilità di lavoratori per alcuni distretti del territorio, quello delle barbatelle in particolare.
“Ritardo della pubblicazione della norma –ha spiegato il direttore- lungaggini burocratiche e carenza di organico di alcuni uffici pubblici sono elementi –ha concluso il direttore- che possono compromettere l’attività delle imprese” .
Il Prefetto ha garantito il proprio interessamento ed impegno condividendo le medesime preoccupazioni.