Comune di Udine: approvare mozioni all’unanimità su carcere e tagli a UniUd
Esprimo soddisfazione per il voto unanime del Consiglio Comunale di Udine di ieri per le due mozioni di cui ero co-firmatario. Così Andrea Di Lenardo Capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra – Possibile. Una mozione, scrive Di Lenardo, a prima firma Anna Paola Peratoner, mandava un segnale forte al governo nazionale contro i tagli di 173 milioni alla ricerca, tra cui 1,5 all’Università di Udine e 3 a quella di Trieste. Tagliare alla ricerca significa lasciare a casa ricercatori e ricercatrici precari che fanno un lavoro straordinario, significa tagliare il futuro, il progresso, nuove cure in campo medico, significa rendere il nostro Paese meno competitivo a livello internazionale”. “La seconda mozione, spige ail capogruppo di AVS, a prima firma Alessandro Vigna ( Lista civica De Toni sindaco) chiedeva l’immediata chiusura della prima sezione del carcere di Udine per le gravissime condizioni igienico-sanitarie in cui versa. I fondi per i lavori sono già stati stanziati e ci sono soluzioni alternative per tre quarti dei 40 detenuti ivi costretti. Eppure, tutto è fermo. Le celle sono coperte di muffa alle pareti, ci sono cavi elettrici scoperti che sbucano dai muri, lavandini senza tubo, con un secchio sotto a raccogliere l’acqua. La pena è la reclusione, non essere costretti in condizioni degradanti. I detenuti non possono restare lì un minuto di più”.