Comunità dell’economia solidale: accolto l’emendamento del Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia che le rende operative
Il Consiglio regionale ha accolto l’emendamento del Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia che rende finalmente operative le Comunità dell’economia solidale, previste dalla normativa regionale in materia, prendendo atto della riforma degli enti locali che ha cancellato le Unioni territoriali regionali. Di fatto, accogliendo l’emendamento, “il territorio delle Comunità dell’economia solidale coincide con quello degli Ambiti territoriali per la gestione associata del Servizio sociale dei Comuni” e sarà il sindaco del Comune più popoloso dell’Ambito territoriale (o un altro sindaco in caso di inerzia del primo) a convocare le assemblee delle Comunità, su richiesta di quest’ultima. Grande soddisfazione è stata espressa dal capogruppo del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo, che ora auspica il pieno funzionamento delle Comunità dell’economia solidale e, con esse, la convocazione delle assemblee, «luogo nel quale cittadine e cittadini possono programmare le iniziative per sviluppare filiere solidali e buone pratiche. Noi del Patto per l’Autonomia crediamo fortemente, e continueremo a impegnarci in questo senso, nella costruzione di una rete di economia solidale, basata sui principi della sostenibilità sociale e ambientale. In questo senso, c’è terreno fertile – continua Moretuzzo –. Dobbiamo puntare a riportare a livello locale capacità decisionali, anche dal punto di vista istituzionale, e, laddove è possibile, a filiere economiche più corte e sostenibili, in grado di valorizzare il capitale territoriale e di non essere in balia delle dinamiche della globalizzazione neoliberista».