Conclusa in Veneto l’Assemblea congressuale area Nordest di Legacoop. Focus sulle 200 cooperative di produzione e servizi con più di 13 mila addetti e un fatturato (2023) pari a 830 milioni
Hanno attraversato e stanno affrontando le medesime difficoltà di tutte le imprese del settore le cooperative di produzione e servizi, che nel Nordest sono oggi circa 200 con oltre 55 mila soci e più di 13 mila addetti, per un fatturato pari a 830 milioni (dati 2023): numeri che restituiscono un quadro ridiventato abbastanza simile a quello precovid. Stiamo parlando di comparti strategici per l’economia e l’occupazione del Nordest, come il manifatturiero, la logistica e il trasporto merci, la filiera delle costruzioni, e altri come ristorazione collettiva, multiservizi e pulizie, trasporto persone, igiene ambientale e servizi alle imprese. E di cooperative che hanno mostrato per lo più una buona resilienza rispetto alle crisi economiche globali, una su tutte la pandemia: grazie alla natura democratica e mutualistica, sono infatti riuscite, nonostante le evidenti problematicità, a gestire bene le criticità e a proteggere l’occupazione, a differenza di tante imprese tradizionali. Ha contribuito anche la buona patrimonializzazione, che ha consentito loro di assorbire i colpi e ripartire con prontezza.
È quanto emerso nel corso dell’Assemblea congressuale area Nordest di Legacoop Produzione e Servizi “Visioni. Cooperare, connettere, crescere, competere”, che ha visto riunite per la prima volta questa mattina a Gruaro (Venezia), presso la sede di Sportarredo Group società cooperativa, le cooperative del macrosettore di Legacoop Veneto, Legacoop Friuli Venezia Giulia e Cooperazione Trentina.
«Un’occasione importante – ha commentato la presidente di Legacoop Fvg, Michela Vogrig – per delineare opportunità e criticità di un settore articolato e complesso che si conferma in crescita. Oltre 6.200 addetti e un fatturato che sfiora i 300 milioni di euro, un settore dei servizi in forte crescita insieme a quello della progettanzione che ha più che raddoppiato il proprio fatturato ed il numero degli addetti. Le sfide del presente – prosegue – riguardano la crescente difficoltà nel reperimento delle risorse umane, non solo quelle ad alta specializzazione, ma anche le criticità connesse all’incremento dei costi delle materie prime, di accesso al credito insieme ad un rinnovo contrattuale che si attesta sulle due cifre e che inevitabilmente impatterà nei prossimi anni sulle cooperative del settore. Un rinnovo contrattuale urgente e necessario per i soci delle nostre cooperative che nel contempo richiede un impegno e una corresponsabilità da parte del pubblico, principale contraente per il settore, nel riconoscimento delle legittime revisioni prezzi. Un motore economico essenziale per il nostro territorio – ha concluso Vogrig – che sta interpretando con dinamicità un modello di sviluppo sostenibile e in grado di guardare al futuro, a partire dal forte legame con il territorio e dando valore ai nostri soci».
I dati
Per il Friuli Venezia Giulia si tratta di 41 cooperative attive nel settore di produzione e servizi e associate a Legacoop Fvg, con 6.182 addetti e più di 4 mila soci con un fatturato sviluppato pari a 288 milioni di euro e un patrimonio netto globale di oltre 111 milioni di euro (dati 2023). Numeri, che se presi in riferimento ai due anni precedenti, sono in aumento, visto che i 5.398 addetti del 2021 sono arrivati a 5.338 nel 2022, i soci sono passati da 3.305 nel 2021 a 3.245 nel 2023 e il fatturato è passato dagli oltre 269 milioni del 2021 ai 284 del 2022.
Per quanto riguarda il Veneto, invece, parliamo di 123 cooperative attive (oltre il 60% del totale di macroarea) afferenti al settore di produzione e servizi e associate a Legacoop Veneto, che contano oggi 4.900 addetti e più di 51mila soci e sviluppano un fatturato pari a 357 milioni di euro, con un patrimonio netto globale che supera i 140 milioni (dati 2023). Numeri che si muovono in continuità rispetto alla salita, o comunque all’ottima tenuta, vista nell’ultimo triennio pur nelle difficoltà: come raccontano i circa 4000 addetti del 2021 arrivati a 4.300 nel 2022, e i soci rimasti comunque stabili intorno ai circa 49.600 (49.570 nel 2021 e 49.690 nel 2022).
Una nuova governance in Fvg
Da queste premesse le basi per il futuro, declinato nella relazione di fine mandato della presidente del settore Produzione e Servizi di Legacoop Fvg, Anna Fornasiero, alla quale da oggi succede il nuovo presidente Claudio Macorig. «Il Covid – ha spiegato Fornasiero – ci ha insegnato a convivere con l’imprevedibile. Condizione che da allora e fino ad oggi è diventata una costante nelle nostre vite, tant’è che siamo passati da un’emergenza sanitaria a una grave crisi internazionale, consapevoli che solo guardando al futuro con la capacità di adattarci e trasformarci, avremmo potuto cogliere le opportunità del momento e diventare attori del cambiamento». Cambiamento che per Legacoop si declina in ambiti ben precisi di intervento, come sostenibilità economica, ambientale e sociale, aggregazione tra imprese, una sempre maggiore partnership tra pubblico e privato, i rinnovi contrattuali, così come interventi sul costo del lavoro, chiarimenti sulle incertezze applicative del nuovo Codice degli appalti, sostenibilità, comunità energetiche, formazione, inclusione, giovani e parità di genere.
Fornasiero, come detto, dopo oggi lascia il posto al nuovo presidente di Produzione e Servizi di Legacoop Fvg. Si tratta di Claudio Macorig, classe 1968 di Cividale del Friuli, attuale presidente di Aster Coop e con diverse esperienze in altrettante importanti cooperative friulane, dalla Finanziaria Regionale della Cooperazione Finreco soc. coop, passando per Assicoop Friuli, membro dell’assemblea di Previdenza Cooperativa, che è il fondo pensione della cooperazione, fino al Css Teatro Stabile di Innovazione del Fvg, solo per citarne alcune.