Confartigianato, click day il Fvg fa scuola in Italia
Il presidente di Confartigianato Fvg, Graziano Tilatti: «La Regione Fvg nel rapporto con le aziende ha sempre evitato questo strumento per l’erogazione dei fonti, attivando un sistema di sussidiarietà orizzontale che funzionale molto bene. Le domande sono processate a sportello dal Cata (Centro assistenza tecnica per le imprese artigiane). L’Italia impari dall’esempio Fvg». Click day: il Friuli Venezia Giulia, che l’ha evitato questo strumento nel rapporto istituzione regionale-imprese, fa scuola in Italia. Confartigianato nazionale, infatti, ha deciso di denunciare «l’inefficienze di questo meccanismo di assegnazione degli incentivi alle aziende, all’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Nell’esposto presentato, gli artigiani italiani denunciano «le possibili distorsioni al corretto finanziamento del mercato e alla concorrenza derivanti dalle modalità, sempre più frequentemente utilizzate da parte della pubblica amministrazione, di assegnazione degli incentivi finanziari alle imprese aventi diritto in base all’ordine temporale di presentazione telematica. Una selezione che, in verità, finisce per essere «puramente casuale».
Un problema che in Friuli Venezia Giulia si è risolto da tempo, perché «la Regione ha evitato il click day e ha organizzato l’accesso ai contributi da parte delle imprese artigiane con il sistema a sportello, organizzandolo secondo il principio di sussidiarietà orizzontale – spiega il presidente di Confartigianato Fvg, Graziano Tilatti -, ovvero gestendo le domande e l’erogazione dei contributi attraverso il Cata, il Centro assistenza tecnica per le imprese artigiane». Si è attivata, cioè, una proficua alleanza pubblico-privata che, oltre a snellire le procedure e a evadere le domande man mano che arrivano, se rispondono ai requisiti del bando, ha generato un proficuo dialogo permanente tra la base imprenditoriale e la Regione. «Questo sistema – prosegue Tilatti – ha infatti dimostrato di funzionare anche perché consente di calibrare e indirizzare le risorse là dove veramente servono, intercettando in tempo reale i bisogni reali ed eventuali nuove criticità su cui intervenire».