Conoscenza in festa, Focus sull’Universita sostenibile: atenei italiani al lavoro per presentare un piano alla politica
Lo stato dell’arte in materia di sostenibilità ambientale, e l’urgenza del cambiamento per affrontare le sfide future; le relazioni atenei/territori per gestire al meglio il ciclo dei rifiuti e la mobilità; come ridurre i consumi di energia, risorse ed emissioni di gas serra degli atenei; il ruolo delle università nell’ambito del welfare sociale, che rientra nei traguardi dell’Agenda Onu 2030 sullo sviluppo sostenibile; gli aspetti del rapporto tra cibo e salute che determinano il benessere; la crescita economica e l’occupazione a partire dal documento del Gruppo “Crescita Investimenti e Territorio” sottoscritto da 70 economisti italiani; lo sviluppo territoriale declinato in termini di sostenibilità; come riorientare l’educazione universitaria verso la sostenibilità e come incrementare la qualità e l’accessibilità del sistema università in Italia. Questi alcuni dei temi sugli otto tavoli della due-giorni di dibattito e confronto dei Magnifici Incontri CRUI in programma mercoledì 29 e giovedì 30 maggio a Udine a palazzo Garzolini di Toppo Wassermann, in via Gemona 92, nell’ambito della manifestazione “Conoscenza in Festa”. Duecento studiosi ed esperti provenienti da oltre 100 organizzazioni, di cui 70 tra università e centri di ricerca italiani lavoreranno insieme al Manifesto “Le Università per la Sostenibilità” che la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane- Crui consegnerà al governo.
I Magnifici Incontri saranno inaugurati mercoledì 29 maggio alle 14 con i saluti delle autorità, del rettore Alberto De Toni, del presidente della Fondazione Friuli Giuseppe Morandini e del rappresentante Unioncamere nazionale e presidente della Camera di Commercio di Udine e Pordenone Giovanni Da Pozzo. I lavori saranno aperti dal vice ministro del Ministero dell’Università e della Ricerca (Miur) e dal keynote speech di Gunter Pauli, fondatore della ZERI (Zero EMissions Research Iniziative).
Nell’ambito della due giorni a Udine, il 29 maggio alle 18.45 il Premio alla Conoscenza Crui 2019 sarà consegnato a Enrico Giovannini, già Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, presidente Istat e “Chief Statistician” dell’OCSE, che terrà una lectio magistralis su “L’utopia sostenibile”. Il Premio alla Sostenibilità Crui 2019 sarà invece consegnato il 30 maggio alle 12.15 ad Alessandra Albertini, già direttrice del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie dell’Università di Pavia, che parlerà di “Sostenibilità inter-generazionale”. I Magnifici Incontri CRUI si concluderanno il 30 maggio a partire dalle 9 con il keynote speech su “L’innovazione come leva per società Meditarranee sostenibili” di Angelo Riccaboni, membro dell’assemblea United Nations Sustainable Development Solutions Network e chair del Board della Fundacion PRIMA, la sessione plenaria su “Le Università per la Sostenibilità” moderata dal giornalista Omar Monestier, prima della conclusione, alle 12.30, con la presentazione del Manifesto. «Il documento verrà proposto come punto di partenza per ripensare e aggiornare le politiche e il ruolo degli atenei per la sostenibilità, in base a un’analisi dello stato dell’arte e tenendo conto dell’urgenza del cambiamento per affrontare le sfide future con una visione sistemica e integrata», spiega il rettore dell’Università di Udine, Alberto De Toni, presidente della Fondazione CRUI. Sono otto i tavoli tematici attorno ai quali gli esperti moduleranno riflessioni e delineeranno possibili prospettive per l’università del futuro.
Il primo (1A), sul tema “Ambiente, mobilità, rifiuti e territorio”, discuterà sulle relazioni atenei/territori, anche sulla base degli esiti di alcuni questionari conoscitivi somministrati, al fine di individuare una pluralità di politiche e interventi finalizzati a gestire al meglio i rifiuti prodotti e a prevenire il consumo di risorse, in ottica di economia circolare, rappresentando un esempio virtuoso per altri soggetti del territorio; rendere complessivamente più efficiente e meno impattante la mobilità modale da e verso i Campus, sia della comunità universitaria sia degli attori che compongono il ciclo di approvvigionamento e smaltimento delle risorse.
Il tavolo 1B si focalizzerà su “Energia, clima e risorse”, e discuterà di come addivenire ad un quadro conoscitivo completo dei consumi di energia, gli usi delle risorse e le emissioni climalteranti connesse con lo svolgimento delle attività istituzionali degli atenei, al fine di favorire l’implementazione di misure di riduzione, individuando quali azioni avviare per ridurre i consumi di energia, risorse ed emissioni di gas serra (al fine di rendere le università un catalizzatore del cambiamento per i loro territori) e il percorso per l’attuazione di piani di azione per una rapida transizione energetica ed economica (da un’economia lineare ad una circolare) e dell’adattamento al cambiamento climatico.
Il tavolo 2A, invece, dedicato a “Welfare sociale”, si concentrerà su come fronteggiare gli emergenti bisogni sociali e le nuove diseguaglianze legate all’allungamento delle speranze di vita, al turn over generazionale, ai drammatici tassi di disoccupazione e inattività giovanile, all’immigrazione, e, infine, al numero crescente dei Working poor. Le università devono aprirsi, specie attraverso la Terza missione, a soggetti che necessitano di servizi innovativi: abitativi; famigliari; di assistenza e cura; di formazione specificamente mirata all’inclusione sociale.
“Salute, cibo e benessere” saranno al centro del tavolo 2B. Alimenti, nutrienti alimentari e loro biodisponibilità, contaminanti e prodotti della conservazione e della cottura dei cibi, assieme a quantità e pattern di consumo possono modificare in meglio ma anche in peggio la già virtuosa associazione tra cibo e salute rappresentata dall’esempio italiano, un paradigma riconosciuto dal mondo intero e confermato dalla speranza di vita degli italiani che è tra le più alte al mondo. Quali aspetti del rapporto tra cibo e salute determinano benessere sostenibile? Questa è una delle domande a cui si cercherà di dare una risposta articolata e credibile.
Il tavolo 3A si occuperà di “Sviluppo economico e occupazione”, prendendo le mosse dal documento del Gruppo “Crescita Investimenti e Territorio” sottoscritto da 70 economisti italiani ed europei illustra un ragionamento o quadro concettuale di tipo macro-economico e micro-economico che può essere alla base di una nuova strategia di sviluppo della occupazione in Italia e in Europa. In particolare, l’obiettivo del documento è quello più ambizioso di costituire una base di valori politici e di principi di intervento per un’alleanza politica a scala internazionale tra i diversi partiti “progressisti” (o “non neoliberisti”) dei diversi paesi dalla quale partire per definire un’alleanza nel prossimo Parlamento europeo tra diversi Paesi che promuova politiche europee comuni che sostengano la crescita del Pil e la qualità della vita dei cittadini
“Sviluppo territoriale” è il tema chiave del tavolo 3B. Si affronterà il concetto di sostenibilità, che non è assoluto perché dipende dal “carico” per il sistema ambientale e territoriale (entità dell’azione antropica) e la sua capacità di resistenza, per proprie caratteristiche intrinseche. Ne consegue la natura relativa e sito-specifica della problematica e, quindi, perseguire la sostenibilità significa avere profonda conoscenza delle interazioni fra azione e caratteri specifici, cui le metodologie di studio e azione devono sapersi adattare.
Il tavolo 4A si concentrerà su una “Educazione universitaria per la Sostenibilità”, maggiormente rispondente alle istanze di una società in rapida e continua trasformazione e di un mondo del lavoro che richiede professionisti non solo con competenze tecniche e disciplinari, ma principalmente trasversali e sistemiche. Il Tavolo discuterà dei profondi mutamenti nel modo di fare formazione ed educazione per la sostenibilità a livello universitario, sia relativamente ai contenuti insegnati che ai metodi didattici utilizzati. Tutto questo al fine di supportare processi di insegnamento-apprendimento transdisciplinari, complessi, trasformativi, olistici ed esperienziali, in dialogo e in rete con le realtà territoriali locali, nazionali ed internazionali.
“Istruzione di qualità, inclusiva ed equa” sarà il focus del tavolo 4B. Si effettuerà un’analisi critica degli indicatori e dei descrittori utilizzati per orientare e valutare l’istruzione universitaria nello scenario internazionale ed europeo e su come questi indicatori e descrittori sono stati effettivamente recepiti ed utilizzati per incrementare la qualità e l’accessibilità del sistema università in Italia. L’accessibilità verrà valutata sia in termini di barriere finanziarie e per categorie con particolari bisogni, sia in termini di “outcome”, considerando abbandoni e occupabilità.