Consiglio regionale della Toscana approva la prima legge sul fine vita, Honsell auspica un ripensamento della maggioranza in Fvg
“La Regione Toscana si è dimostrata capace di varare una legge civile sul fine vita. Purtroppo così non ha fatto la Regione FVG. Auspico che la maggioranza in Regione si ravveda. È ingiusto obbligare quei cittadini che giungono alla tremenda decisione, in quanto ormai non ritengono più dignitosa la loro condizione di vita, a ripartire sempre da zero. Perché ci si vuole accanire, obbligandoli a ripercorrere le stazioni di una via crucis ulteriore, che la sentenza della Corte Costituzionale ha già sancito essere evitabili?
La Regione FVG, quella che fu capace, quando ero Sindaco a Udine, di offrire una struttura di designazione comunale per garantire il diritto alla giustizia a Beppino Englaro e sua figlia, avrebbe dovuto comportarsi diversamente quando fu presentata in Consiglio Regionale la proposta di legge promossa dall’associazione Coscioni.
Questa legge di civiltà riconosce anche la gratuità del trattamento. Ciò discende dal concetto di salute che l’Organizzazione Mondiale della Sanità prevede già da oltre mezzo secolo. La salute non è solo il benessere fisico, ma vi è pure il benessere mentale, emotivo e relazionale. Quando viene meno anche una sola di queste caratteristiche la persona non è in salute, e quindi va presa in carico dal sistema sanitario.
Rendere esigibili i diritti civili è un dovere morale, che non può essere oggetto di opportunismi propagandistici. Un plauso dunque alla Regione Toscana.”
Così si è espresso Furio Honsell, Consigliere Regionale di Open Sinistra FVG.