Consorzi bonifica. Capozzi (M5S): poco tempo per fugare dubbi

“Numerose le opere prospettate e molteplici anche i dati forniti che meritano un’attenta riflessione, lasciando aperti svariati interrogativi. Tuttavia, il tempo esiguo messo oggi a nostra disposizione per gli opportuni approfondimenti non ci ha consentito di fugare alcuni dei dubbi che continuiamo a coltivare”.

Lo sottolinea, attraverso una nota stampa, la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), facendo riferimento ai lavori odierni della II Commissione permanente che, allargata alla IV, ha ospitato una serie di audizioni dei consorzi di bonifica per approfondire i temi delle risorse disponibili, dello stato di avanzamento delle opere e dei cronoprogrammi legati a quelle previste per il futuro, nonché sull’organizzazione del personale e sul rapporto tra progettazione interna ed esterna degli interventi.

“Nel parlare di grandi opere per l’ammodernamento degli impianti, il referente del Consorzio di bonifica della Pianura friulana – aggiunge l’esponente pentastellata – ha fatto riferimento, tra le tante cose, anche al collegamento tra il canale Sade e il sistema derivatorio Ledra-Tagliamento sul quale paventiamo serie perplessità rispetto all’impatto ambientale che tale modifica comporterebbe. In primis sul lago dei Tre Comuni sul quale insistono pesantissime servitù”.

“È stato anche evidenziato il fatto che sarebbe stato espresso un parere favorevole – precisa Capozzi – ma, in realtà, proprio nella giornata di ieri è invece emerso il dissenso espresso da alcuni amministratori a mezzo stampa, proprio in merito all’impatto ambientale in questione”.

“Così come si è parlato di impianti fotovoltaici – sottolinea ancora la rappresentante del M5S – senza che ci sia stato specificato quale genere di impianti e su quali superfici, soprattutto in un momento storico nel corso del quale la transizione energetica rischia di polverizzare i nostri terreni agricoli”.

“Al di là delle considerazioni in merito alle singole opere, comunque, restiamo sempre convinti che un’adeguata informazione – conclude Capozzi – aiuterebbe a evitare incomprensioni e ostilità da parte di cittadini e ambientalisti”.