Contagi fuori controllo e ostruzionismo vaccinale. L’obbligo sarà d’obbligo senza se e senza ma
Obbligo vaccinale se non ora quando? Quali record dovremo sforare perché venga presa la decisione che da settimane, per non dire mesi, “balla” nei palazzi della politica senza trovare quella “quadra” necessaria ad evitare che contagi, ricoveri e morti aumentino in maniera esponenziale. I dati di ieri sono impietosi e quelli di oggi non saranno da meno. Sono 170.844 infatti i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore e l’impressione è che si stia giocando con il fuoco, e che per alcuni contano di più le alchimie politiche e i “distinguo” per soddisfare frange potenziali di elettorato, che la salute generale degli italiani. Lo stesso vale per la nostra regione dove sul piano contagi le cose non vanno meglio. In Friuli Venezia Giulia con 3806 nuovi contagi e 8 decessi (ieri) resta fra le regioni al vertice per numero contagi. Pesano ovviamente fattori esterni, come la posizione geografica, ma molto di più alcuni tentennamenti e soprattutto la palese incapacità dei vertici della salute di coordinare efficacemente la politica sanitaria. Incapacità che si scarica tutta sugli incolpevoli operatori sanitari, con il rischio concreto che il sistema imploda. Segnali vi sono e sono devastanti con la saturazione dei pronto soccorso e l’incapacità di gestire le patologie non covid se non di estrema emergenza. Il tutto si accompagna ai ritardi nella somministrazione delle terze dosi che languono, nonostante gli annunci trionfali dell’assessore alla salute Riccardo Riccardi, che ieri parlava di “Sforzo massiccio… In pochi giorni abbiamo sviluppato un potenziamento dell’offerta vaccinale che permetterà di far fronte in maniera efficace al fabbisogno legato soprattutto alla dose di richiamo su tutto il territorio regionale”. Ma come si è provveduto solo il 4 gennaio? Non andava tutto programmato per tempo? O si attendeva che il covid mandasse avvisi di garanzia per approntare le difese? Tutte domande legittime alle quali più che Riccardi, che non è certo in grado di dare risposte essendo lui il maggiore responsabile. Dovrebbe quando meno farlo il Presidente Fedriga, sempre che esca dalla trance che gli sta provocando il delirio relativo al suo ruolo nazionale di gran mogol delle regioni. Eppure la situazione sembra proprio fuori controllo e Fedriga dovrebbe accorgersene anche dalla sua torre d’avorio. Se poi aggiungiamo che anche sul piano dell’ordine pubblico e delle tensioni sociali si sta costantemente slittando verso comportamenti inammissibili, il quadro diventa fosco, pesantemente fosco. Basti pensare ai 120 no vax che a Gemona con azione pianificata si sono messi in fila per il vaccino per poi rifiutare la dose con il solo scopo di rallentare il servizio vaccinale. Un ostruzionismo che oltre ad avere una regia, casi analoghi sono stati segnalati in regione anche altrove, fa alzare ulteriormente l’asticella, perchè se forse è stato fin qui tollerabile e tollerato che soggetti scelgano individualmente di non sottoporsi al vaccino, altro è agire per non fare vaccinare chi vuole farlo. Si tratta di azione violenta alla quale non si può rispondere con la comprensione.