“Dalla Giunta regionale è stato creato un deprecabile cortocircuito comunicativo. Agli abitanti del FVG si è data l’impressione di una gran massa di tamponi, mentre il ministero contabilizzava dati sottostimati, sui quali veniva decisa la ‘colorazione’ del nostro territorio. Per fortuna la discrepanza è venuta alla luce, speriamo non ci siano furberie e ora si possa ragionare su dati omogenei. Resta la preoccupazione per la valutazione sulla zona gialla, vista la situazione di queste settimane che ha portato alla chiusura delle scuole fino al 31 gennaio e insistiamo per la massima cautela, considerato lo stato degli ospedali, delle terapie intensive e i dati sulla mortalità”. Lo afferma Salvatore Spitaleri, membro della commissione paritetica Stato-Regione FVG, dopo che è emersa una discrepanza tra i dati sui tamponi forniti dal Ministero della Salute, che rende noti solo i casi accertati con tampone molecolare, e quelli forniti dalla Regione, che invece includeva nel conteggio i tamponi antigenici, con un divario che può essere rilevante.
“In una certa fase la Regione ha spinto – aggiunge Spitaleri – per i tamponi rapidi, che servivano a sopperire i ritardi accumulati dai tamponi molecolari. Ora auspichiamo si mobilitino tutte le risorse a disposizione per accelerare sui vaccini, senza attendere da Roma, ventilare relazioni speciali con il commissario Arcuri e poi magari scaricare responsabilità”.