‘Crisi ecologica, sociale, democratica. Quale spazio per un’alternativa? temi al centro del recente incontro di Attac Italia a Udine

Venerdì scorso 11 gennaio il Circolo di Udine di Attac Italia  ha ospitato presso ‘La Birreria Sociale’ di Udine, viale Vat 64-66, il coordinatore nazionale Marco Bersani per un incontro dal titolo ‘Crisi ecologica, sociale, democratica. Quale spazio per un’alternativa? Il punto di vista di Attac Italia. In presenza di circa una trentina di convenuti, è stata l’occasione per sottolineare la preoccupazione per le attuali situazioni italiana ed internazionale. Partendo dalla seconda, Attac sottolinea quanto sia negativo l’attuale stato di transizione in cui si trova la crisi dell’idea base liberista di un unico grande pianeta plasmato dal segno omologante del mercato che ha dato il via ad una enorme ridislocazione geopolitica dei poteri basata sul riemergere dei nazionalismi e sulla guerra come strumento di ‘regolazione’ delle relazioni. Dentro questo scenario Attac si pone al fianco dei cittadini che in ogni luogo del mondo muoiono e soffrono, a partire dai Palestinesi, oggetto di un criminale massacro che non può che essere chiamato genocidio. Venendo al nostro paese, preoccupa estremamente il progetto, in discussione in questi giorni al Senato, di autonomia differenziata. Per Attac la volontà di ulteriore concentrazione dei poteri, anche in vista della combinazione con il desiderio di questo governo di destra di arrivare all’elezione diretta del/la Presidente del Consiglio, è l’esatto opposto di quanto serve ai cittadini ed alle comunità locali già pesantemente investite dagli effetti delle politiche liberiste di questi decenni, basate su patto di stabilità e pareggio di bilancio finanziario, tagli ai trasferimenti e riduzione della spesa pubblica. Tra gli altri, un risultato devastante dell’autonomia differenziata sarebbe un nuovo impulso alle privatizzazioni, dalle poste all’acqua.

Attac ritiene necessaria la costruzione di un’alternativa di società partendo da un nuovo paradigma della cura e da un nuovo modello ecologico, sociale e relazionale incominciando dalle comunità territoriali. Di tutto questo sui parlera, si legge ancora nella nota,  nella assemblea nazionale il 3 e 4 febbraio a Napoli. Attac Italia è impegnata nell’opposizione e per l’alternativa al neoliberismo: per una nuova idea di economia pubblica e partecipativa, per la riappropriazione sociale dei beni comuni e dei servizi pubblici, per la democrazia dal basso, contro ogni forma di fascismo, razzismo, sessismo e di esclusione sociale.