Crisi industriali. Il Patto per L’Autonomia chiede l’estensione del contributo di 3 euro all’ora a tutte le forme di cassa integrazione
«Le crisi industriali che si sono susseguite sul nostro territorio continuano a mettere in ginocchio centinaia di famiglie. La situazione non si può ignorare, ed è necessario lavorare per una reindustrializzazione, puntando a creare occupazione green e ad alto contenuto aggiunto, e nel frattempo sostenere le lavoratrici e i lavoratori, estendendo il contributo regionale di 3euro/ora a tutte le fattispecie di cassa integrazione e non solamente, come attualmente previsto, ai contratti di solidarietà». Così la consigliera regionale Giulia Massolino, del gruppo Patto per l’Autonomia – Civica FVG, che ha depositato un’interrogazione a risposta immediata la cui discussione è prevista per la seduta d’aula del prossimo lunedì 3 febbraio.
«Dopo Wärtsilä, Electrolux, Tirso e Flex, nelle ultime settimane è arrivata anche la doccia fredda di Ublox. Con la situazione geopolitica ed economica attuale purtroppo non possiamo aspettarci che la situazione sia in direzione di facile risoluzione e, anzi, per il 2025 è previsto un calo del 4% dell’occupazione nelle province del Friuli Venezia Giulia. Vi è una Legge regionale del 2009 che prevede il sostegno alle imprese che stipulano contratti di solidarietà difensivi e per l’integrazione della retribuzione dei lavoratori interessati dalla conseguente riduzione dell’orario di lavoro. Tuttavia il contratto di solidarietà costituisce solo una delle causali dell’intervento di CIGS (Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria). Riteniamo che l’attuale situazione di crisi e il contestuale aumento del costo della vita comporti la necessità di misure straordinarie a sostegno di lavoratrici e lavoratori e delle loro famiglie. Con l’interrogazione depositata chiediamo quindi alla Giunta quali strumenti intenda adottare per affrontare le crisi industriali e per sostenere il reddito e il potere di acquisto delle famiglie coinvolte, e, soprattutto, se tra questi si sta valutando l’estensione del contributo regionale a tutte le fattispecie di causali dell’intervento di Cassa Integrazione, anziché al solo contratto di solidarietà».
Sul tema interviene anche Riccardo Laterza, Capogruppo di Adesso Trieste in Consiglio Comunale: «La desertificazione industriale di Trieste non può più essere colpevolmente ignorata dalle istituzioni locali. La realtà è sotto gli occhi di tutti: un’economia basata esclusivamente su turismo e servizi impoverisce e precarizza la città. Seguendo quanto richiesto dalle rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori, porteremo nuovamente in Consiglio Comunale la richiesta di istituire un tavolo permanente sulla reindustrializzazione del territorio: non è più sufficiente intervenire sulle singole crisi quando si manifestano, serve prevenirle e soprattutto attrarre nuove attività produttive innovative, sostenibili e di qualità».