Diciotti, voto online iscritti M5S: vince il “No” al processo a Salvini. Governo salvo… per ora
M5S, il voto online sul caso Diciotti: vince il no al processo contro Salvini «Siamo salvi-ni», ma il Movimento si spacca. Questa in estrema sintesi la cronaca di una giornata al termine della quale la piattaforma informatica dei pentastellati ha incontrato ripetute difficoltà, ha arrancato come spesso è già avvenuto tanto da costringere ad un voto prolungato fino alle 21.30. Il risultato è sttao quello che ci si aspettava a «salvare» il vicepremier leghista il 59% degli aventi diritto che così hanno salvato l’altro vicepremier, Di Maio. Ma il disastro resta dietro l’angolo perchè il 41% di oppositori alla linea di “salvataggio” violentando uno dei sacri principi del moVimento può essere ignorato ma non certo per sempre e certamente non potrà non avere un peso nella vicenda Tav ed in quella sulle “autonomie” regionali. Si vedrà insomma già dalle prossime ore se le ipotesi di Do ut des fra gli alleati di governo si concretizzerà come sospettano le opposizioni e molti degli osservatori. INterressanti le prime dichiarazioni riportate dalle agenzie o dai social: “Grazie a tutti i 52.417 iscritti che oggi hanno partecipato alla votazione online su Rousseau. Dice Di Maio su Facebook. Far votare i cittadini fa parte del nostro DNA, lo abbiamo sempre fatto come accaduto per il contratto di Governo, per la scelta dei nostri parlamentari o per i programmi. L’altissimo numero di votanti dimostra anche questa volta che Rousseau funziona e si conferma il nostro strumento di partecipazione diretta”. Da parte sua Salvini è raggiante: “Li ringrazio per la fiducia, poi non sono qua ha stappare spumante, né mi sarei depresso se fosse stato il contrario. Ero tranquillo prima e sarò tranquillo domani”: così il vicepremier con la solita tracotanza. l’ex pentastellato Pizzarotti è invece caustico: La base grillina è cambiata, sono fan. Traditi i valori. La base è cambiata insieme a come sono cambiati i valori, le priorità e anche il modo di porsi di tutta la squadra di Governo di Di Maio. Ormai in tanti casi la base, gli elettori sono diventati dei fan, penso a come hanno difeso a spada tratta la nomina di Lino Banfi all’Unesco: dà l’idea di come ormai evidentemente conta più quello che dicono rispetto agli ideali del passato”. Anche il pieddino Faraone su twitter parla di tradimento degli elettori “I Cinquestelle dicono sì all’impunità per Salvini. Dopo Condono, Ilva, Tap, Trivelle e Muos, altro tradimento. Chiedo al popolo che li ha votati: si può essere cornuti e contenti?”. Sulla stessa lunghezza d’onda Andrea Marcucci, presidente dei senatori del Pd: “Era già tutto previsto, l’oracolo di Casaleggio salva Salvini dai giudici, facendo anche capire che la decisione non era scontata per gli iscritti. I principi storici del M5S totalmente sconfessati #PiattaformaRousseau”, scrive su twitter. “Era già tutto previsto: il tribunale del blog ha obbedito agli avvocati del popolo salvando in un colpo solo l’immunità di Salvini e la poltrona di Di Maio”. Lo dichiara Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia, in una nota. E spiega: “E’ così finita una farsa che ha mandato in tilt piattaforma Rousseau e Movimento Cinque stelle e decretato l’addio per sempre ai sacri principi grillini, calpestati in nome del potere. In barba ai parlamentari 5stelle che hanno passato queste settimane a ‘studiare le carte’. Lavoro inutile, cari colleghi, come sempre non sarete voi a decidere”. Prosegue Bernini: “Il no al processo per il ministro dell’Interno è la decisione giusta presa nel modo più sbagliato: questo accade quando la democrazia finisce in mano agli apprendisti stregoni. Forza Italia domani voterà contro l’autorizzazione a procedere, in coerenza con le sue convinzioni garantiste: nella vicenda Diciotti il ministro Salvini ha agito per tutelare l’interesse dello Stato perché la gestione dei flussi migratori spetta alla politica e non ai magistrati”.