Dieci anni dalla strage di Lampedusa

Quel giorno di dieci anni fa, a poche miglia dalla costa italiana, morirono più di 368 Persone. Da allora questa data è divenuta “La giornata della memoria e dell’accoglienza’. Da allora nel Mediterraneo ci sono stati circa 30mila morti, oltre 2500 solo nel corso del 2023. Da allora le prime parole pronunciate all’insegna del “mai più” sono state sistematicamente disattese. Le politiche europee e italiane si sono mosse tutte nella direzione dell’esternalizzazione delle frontiere, del confinamento delle persone, dei respingimenti illegali. Il soccorso in mare è stato reso sempre più complicato, le organizzazioni non governative sono state criminalizzate, si sono siglati accordi indicibili legittimando trafficanti legati a regimi autoritari, violenti e spregiudicati quali quelli libici, turchi e tunisini, fornendo loro pure mezzi, risorse e formazione.

LA DISUMANITA’ SI E’ FATTA PRATICA POLITICA
Contro l’evidenza dei fatti e dei numeri e in violazione a norme interne e costituzionali, in violazione del diritto internazionale a salvaguardia della vita umana, il governo Meloni sta inanellando una serie di decreti che sono un concentrato di miopia politica, cattiveria e ingiustizia sociale.
BASTA con la proibizione dei salvataggi multipli e l’obbligo di raggiungere porti lontani
NO a nuovi e vecchi Cpr (centri di permanenza per i rimpatri) e alla collegata “cauzione” di 5000 € per non entrarci!
NO a lager e pizzo di stato!
LA ROTTA VA INVERTITA NEL RISPETTO DELLA COSTITUZIONE ITALIANA E DEL DIRITTO EUROPEO PER UNA SOCIETA’ DELLA SOLIDARIETA’ E DELLA CURA.
Chi richiede la protezione internazionale ha diritto a entrare in Italia e, salvo motivate esigenze contrarie, a non essere trattenuto nell’attesa di ricevere risposta.
E’ necessario aprire canali umanitari sicuri.
Va avviato in Italia ed in Europa un programma di accoglienza diffusa efficace e virtuoso.
L’integrazione e la convivenza civile siano l’orizzonte possibile.
LA STRATEGIA FONDATA SUL BLOCCO DELLE PARTENZE E SUI TRATTENIMENTI E’ VOTATA AL FALLIMENTO !
LA VIA MAESTRA è attuare i principi fondativi della nostra Repubblica: dignità sociale, diritti inviolabili, doveri di solidarietà, libertà personale.
GUERRE, FAME E POVERTA’, CRISI CLIMATICA SONO I PRODOTTI DI UN GOVERNO MONDIALE INCENTRATO SUL PROFITTO.
IL CAMBIAMENTO DI ROTTA PARTE DA UNA GESTIONE LUNGIMIRANTE DELL’IMMIGRAZIONE.

Andrea Di Lenardo (Capogruppo Alleanza Verdi Sinistra Possibile in Consiglio Comunale a Udine)
Luca Fantoni (referente di Attac Italia a Udine)
Furio Honsell (consigliere regionale Open Sinistra Fvg)
Claudio Vicentini (Europa Verde – Verdi Udine)
Anna Manfredi (Segretaria Partito della Rifondazione Comunista Udine)
Ivan Volpi (Coordinatore Potere al Popolo FVG)
Raffaella Barbieri (attivista per i diritti umani e civili e referente locale Assiociazione Luca Coscioni)
Donne in Nero Udine