“Difendere il Tagliamento: opposizione a grandi opere inutili e ascolto della comunità”

“Il Tagliamento, il “re dei fiumi alpini”, è molto più di un semplice corso d’acqua: è un patrimonio naturale inestimabile anche perché ancora poco antropizzato e rappresenta l’identità del nostro territorio e la sua storia ambientale. Oggi, di fronte a nuove minacce legate a progetti infrastrutturali che potrebbero alterare in modo irreversibile questo ecosistema unico, è nostro dovere alzare la voce in difesa del fiume e delle comunità che vivono sulle sue sponde, difendendolo.
In un momento in cui il cambiamento climatico sta già mettendo a dura prova i nostri territori, la costruzione di grandi opere di discutibile efficacia che ignorano l’equilibrio naturale del fiume non è solo poco responsabile, ma anche strategicamente  debolissimo: il futuro delle nostre terre non può essere deciso dalle istituzioni lontane chiuse nei palazzi del potere a Trieste, ma deve essere costruito e condiviso insieme a chi quei territori li vive ogni giorno.
È tempo di abbandonare la vecchia logica, dobbiamo invece promuovere un approccio basato sull’ascolto, sul rispetto degli equilibri naturali e su una visione di medio e lungo termine che ponga al centro la sostenibilità. È necessario considerare tutte le alternative possibili, valutando attentamente non solo i benefici economici o politici immediati, ma anche gli impatti ambientali e sociali. In questo senso, ci opponiamo fermamente ad ogni progetto che possa alterare l’integrità di questo nostro fiume senza adeguata discussione e affianchiamo il WWF nella sua condanna alla costruzione di grandi opere per contenerlo.” Così si è espresso Furio Honsell, condividendo l’appello pubblicato oggi sui quotidiani locali dal WWF.

 

Associazioni ambientaliste: Il “Re dei fiumi alpini” è ancora una volta in pericolo! Il Tagliamento va salvato dalle “grandi opere”