Disastri amministrativi: Fontanini a Udine si vanta di essere sindaco di pochi eletti/elettori. Ziberna a Gorizia si vede bocciare l’assestamento di bilancio
Tempi duri per i sindaci del centrodestra del Fvg, tanto che ci permettiamo di suggerire, ai loro partiti di riferimento, di ragionare meglio su candidati e candidature. A Udine Pietro Fontanini, dopo aver infilato una serie di pesanti svarioni, non riesce a far passare il suo articolo medievale sulla concezione della famiglia e non trova poi di meglio che dichiarare e vantarsi, in questo caso parole di assoluta verità, di non rappresentare tutti i cittadini di Udine ma solo quelli che lo chiamano affettuosamente “Pieri” e soprattutto l’hanno votato.Altro che sindac della “capitale del Friuli”, rappresenta al massimo un quartiere. Una concezione del ruolo istituzionale che dovrebbe far ragionare tanti, ad iniziare da chi lo ha invitato, ad esempio, a parlare in piazza a nome di tutti ogni 25 aprile, lamentandosi dei fischi che arrivavano dal pubblico. Ma se Udine piange, non è che a Gorizia si rida, il sindaco Rodolfo Ziberna non gode di buona salute (politica) la sua giunta non è riuscita ad approvare l’assestamento di bilancio, bocciato con 18 voti favorevoli e 19 contrari. Così da Pd arrivano le giuste bordate: “Ziberna si dimetta e consegni la città a un Commissario che traghetti l’amministrazione cittadina fino alle elezioni: restare attaccato alla poltrona è un accanimento dannoso per la città, motivato soltanto dalla volontà di avvantaggiarsi di un uso preelettorale della posizione di sindaco”, è quanto denuncia Marco Rossi, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale a Gorizia, nel chiedere le dimissioni di Ziberna dopo che la Giunta si è trovata senza i numeri per approvare l’assestamento di fine anno al bilancio comunale. “Che questa fosse una giunta di minoranza lo diciamo sin dal mese di giugno quando il bilancio previsionale poté essere approvato soltanto in seconda lettura. Non è certo l’opposizione a dover votare le proposte della maggioranza, presentate a scatola chiusa senza un confronto trasversale che sarebbe stato necessario visto che Ziberna non aveva più i voti per governare, da tempo, dopo le numerose defezioni di tanti esponenti della sua maggioranza, che si sta sfaldando nella corsa a prendere le distanze dal malgoverno di questa Giunta”. “In questa situazione, Ziberna dovrebbe fare un’unica cosa, per dignità e per il bene della città: accettare un confronto trasversale per votare poche cose d’urgenza, condivise da tutto il Consiglio, e poi dimettersi per consentire a un Commissario di amministrare nella pienezza dei poteri gli ultimi mesi prima delle elezioni. Saranno i cittadini a potersi esprimere liberamente sul nuovo Sindaco alle elezioni comunali di primavera: l’attaccamento alla poltrona non è accettabile e poiché Ziberna non ha i numeri per governare, si sta rivelando dannoso per tutta la comunità. Il tentativo di addossare all’opposizione la responsabilità della sua incapacità di tenere assieme la sua compagine è ridicolo. Diciamo piuttosto che vuole restare attaccati alla poltrona per avvantaggiarsi elettoralmente della posizione di guida dell’amministrazione, ma fare il Sindaco è una cosa seria, e Gorizia ha davvero bisogno di un sindaco serio e responsabile, non dell’indecoroso spettacolo cui assistiamo ormai da mesi”.