Domani a Trieste al Circolo della stampa presentazione del libro “Il governo delle donne” di Fabiana Martini
Nemmeno un secolo è trascorso dalla prima consultazione elettorale che ha concesso alle donne di votare insieme agli uomini, per l’esattezza sono passati 76 anni, e con lo stesso decreto contestualmente era stata ammessa l’eleggibilità delle donne, sino ad allora totalmente fuori gioco dalla vita politica e quindi dalle decisioni su qualsiasi aspetto legato alla vita del proprio Paese. Qualcosa è cambiato, da allora? Parecchio, per fortuna, ma a tutt’oggi in Italia solo il 15% delle città sono guidate da donne. E nessuna di questa città ha più di 200.000 abitanti. Lo racconta il nuovo libro della giornalista triestina Fabiana Martini, prima donna direttrice di una testata cattolica in Italia, prima vicesindaca donna del Comune di Trieste. Pubblicato dall’editrice Vita Activa Nuova (pagine 240, euro 15,00, in uscita in questi giorni), il libro traccia un’accurata analisi sul campo della situazione del Governo del territorio, in Italia, attraverso lo spicchio visuale della questione di genere. Da nord a sud, donne amministratrici con le loro storie, le loro vite, le loro famiglie, le loro piccole grandi responsabilità quotidiane, a tu per tu con il governo della propria città. Introdotto dalla prefazione di Daniela Brogi e glossato dalla postfazione di Marco Damilano, arricchito da un’illustrazione di Anarkikka, il libro si presenta in anteprima assoluta a Trieste martedì 25 ottobre, alle 18.15 al Circolo della Stampa di Trieste, proprio nei giorni in cui esordisce in Italia il primo Governo nazionale guidato da una premier donna, con una rappresentanza però solo del 25% circa di donne Ministre.
Con l’autrice, Fabiana Martini, converserà la giornalista Paola Bolis del quotidiano Il Piccolo: uno dei pochissimi, in Italia, guidato da una direttrice donna, la giornalista Roberta Giani. «Molti soffitti di cristallo sono stati rotti – spiega Fabiana Martini – e una donna nel frattempo è andata nello spazio, ma il potere resta saldamente in mano agli uomini, che fanno incetta di spazi e non hanno alcuna intenzione di lasciarli, quelli più importanti in particolare: non è un caso che in nessun Comune superiore ai 200 mila abitanti ci sia in questo momento una sindaca». Che cos’è, dunque, che ostacola la partecipazione femminile al governo dei territori? In un viaggio che è partito da Muggia e ha toccato tutte le regioni italiane Fabiana Martini lo ha chiesto a 21 amministratrici locali, tante quante le Costituenti, con la speranza che la politica si renda conto di quante Ferrari sta lasciando in garage, di quanto più veloce potrebbe correre il nostro Paese se utilizzasse tutte le risorse a disposizione e non solo la metà.
L’ingresso all’incontro è libero, info: info@vaneditrice.it