Domani convegno a Gorizia: “Che fine hanno fatto le due petizioni popolari al Comune sulle industrie insalubri?”

Il comitato promotore delle due petizioni popolari inviate al Comune di Gorizia su industrie insalubri e adozione del Piano di classificazione acustica invita i cittadini e tutti i consiglieri comunali ad un incontro per fare il punto della situazione, ad un mese della consegna di 1656 e 1552 firme a sostegno delle richieste rappresentate, e cioè una variante del Piano regolatore cittadino che inserisca norme più restrittive per la realizzazione di industrie insalubri e per impianti di gestione e trattamento di rifiuti speciali; l’adozione del Piano di classificazione acustica comunale, così come previsto dalle leggi nazionale e regionale.

Dal 17 gennaio, data del deposito dei documenti al protocollo del Comune di Gorizia, non sono giunte ai promotori né richieste di informazioni o chiarimenti ulteriori né comunicazioni sull’iter delle petizioni, né tantomeno sono stati sciolti alcuni interrogativi di grande rilevanza per il dibattito che auspichiamo si attivi in sede consiliare, sui quali l’Amministrazione responsabilmente dovrebbe fornire risposte.
Ad esempio: dove sta, funziona – e se si con quali risultanze analitiche – la centralina per il rilevamento dell’inquinamento atmosferico che il Consorzio per lo sviluppo economico locale ha acquistato nel 2012, e per la quale la Dichiarazione ambientale 2018 dichiara esser stato affidato un incarico per l’elaborazione dati?

Pertanto, allo scadere dei 30 giorni previsti dalla regola statutaria, sono state consegnate al sindaco di Gorizia due lettere, una per petizione, sollecitando una cortese risposta alla considerevole platea di firmatari che sono in attesa di veder pienamente realizzato quanto scritto nello Statuto comunale a proposito di partecipazione popolare attraverso lo strumento delle petizioni.

L’appuntamento per il dibattito  è fissato per domani giovedì 21 febbraio, alle 20.30, nell’oratorio della chiesa di Sant’Andrea.

Considerando che, ai sensi dello Statuto del Comune di Gorizia, servono 200 firme per la presentazione di una petizione popolare, destinata a diventare oggetto di discussione in consiglio comunale, è particolarmente significativa la partecipazione alla campagna organizzata dal comitato NoBiomasseGo e da numerosi cittadini che risiedono a Sant’Andrea e in altre zone della città.
E’ chiara, dunque, la richiesta dei cittadini che vogliono, oltre agli interventi sui temi specifici oggetto delle petizioni, una nuova visione di sviluppo della città, che non sia semplicemente la svendita del territorio ma si fondi su progetti concreti e coordinati, diretti a custodire e valorizzare le peculiarità locali investendo sul patrimonio collettivo, accrescendone il valore invece di depauperarlo progressivamente.
E’ emersa, grazie a questa esperienza, una rinnovata sensibilità sui temi dell’ambiente e dello sviluppo compatibile con le esigenze della comunità, presente e futura, diffusa in maniera trasversale tra portatori di diverse opinioni politiche, diversi interessi specifici e diverse fasce d’età ( moltissimi i giovani sostenitori e firmatari).
Siamo certi che la politica riterrà di non poter eludere o affrontare superficialmente un dibattito a fronte di una sollecitazione così ampiamente e civilmente condivisa.