“Drag Historia – Storia di performance”: ancora un imperdibile spettacolo al Mulino Nicli

Proseguono gli eventi targati Mulino Nicli. Lo spazio creativo per macinare idee di Giavons di Rive d’Arcano, grazie all’organizzazione dall’associazione Servi di Scena, e al sostegno di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Fondazione Friuli, Prima Cassa e Comunità collinare del Friuli, dà appuntamento al 14 settembre alle 20.45 con “Drag Historia – Storia di performance”, uno spettacolo sull’origine e sulla trasformazione del secondo mestiere più antico al mondo: la Drag Queen. Drag Historia (con ingresso a offerta libera e gradita) nasce dalla ricerca dell’artista Leonardo Prada che, attraverso il suo alter ego drag, La Prada (concorrente della terza stagione di Drag Race Italia), affronta la storia delle sue antenate con leggerezza, ilarità ma anche con una ponderata serietà. Attraverso Drag Historia sarà possibile scoprire come dal teatro greco a quello di Shakespeare, dall’epoca vittoriana fino alla contemporaneità, l’arte drag esiste da sempre. Ma soprattutto La Prada cercherà di rispondere a domande come: Ma come mai questa pratica attrae e allontana così tanto? Come ha fatto a sopravvivere?

Lo spettacolo Drag Historia andrà in scena durante la terza edizione di Mulino Drag, la masterclass in residenza, a tema drag, con la direzione artistica de La Fede Vera (nome d’arte di Federico Carfagno). «L’esperienza è articolata in più giorni e ospita otto selezionati drag artist emergenti provenienti da tutta Italia, che potranno approfondire tecniche e tematiche specifiche con la guida di Drag Queen esperte e professionisti del teatro – ha spiegato Paolo Nicli, di Servi di Scena – . La moltitudine di tecniche necessarie alla trasformazione (il trucco, la sartoria teatrale, la recitazione, la scrittura di un numero) fanno sì che l’arte drag sia un piccolo affascinante microcosmo del teatro. Portare nel territorio collinare questo genere di arte underground, affascinante e respingente allo stesso tempo, pone il Mulino e il suo pubblico in dialogo con la contemporaneità e con le diverse sfaccettature delle arti sceniche».

 

IL MULINO NICLI – Il suono dell’acqua che scorre e che abbraccia le pale del Mulino accompagna quello dei chicchi di mais che vengono lavorati. Si unisce, però, un altro rumore, un brusio vivo e fluido, sommesso e brulicante, come quello del Corno che passeggia nella campagna: sono le voci delle persone che lo popolano perché i mulini sono da sempre luogo d’incontro, di ritrovo, nella realtà come nell’immaginario. Nelle storie popolari c’è sempre un mulino dove andare o un mugnaio da incontrare e Mulino Nicli non è diverso. Qui, però, l’acqua fluisce assieme a idee, persone, incontri, arte. Il suono della creatività all’opera si fonde a quello della molitura. Il risultato è concreto e nutriente quanto la farina; musica, teatro, performance sono gli ingredienti