E’ passata la nottata: Udin&Jazz torna nel capoluogo friulano dopo 5 anni
Udin&Jazz è giunto ormai alla sua 33esima edizione e occupa una posizione di grande prestigio tra i festival musicali italiani. Per questa edizione, dopo una lontananza di cinque anni, torna a occupare le piazze e i palchi di Udine, riempiendone l’agenda culturale dell’estate e veicolando, di conseguenza, un’immagine dinamica e propositiva della città, che lo ospita nuovamente con entusiasmo. La scelta compiuta nel maggio 2018 di abbandonare ogni rapporto con l’amministrazione comunale di Udine dopo l’elezione dell’allora sindaco Pietro Fontanini fu all’epoca molto discussa, apprezzata da molti e criticata da altri, ma comunque apprezzabile per il coraggio dimostrato dal direttore artistico e presidente di Euritmica, Giancarlo Velliscig. Ricordiamo le parole di Velliscig quando annuncio senza alcun giro di parole né ipocrisie, tanto care invece ad altri operatori del settore che si adeguarono immediatamente al nuovo corso “politico”. Spiego allora Velliscig “….senza ulteriori giri di parole dobbiamo dire che non è nostra intenzione collaborare con questa amministrazione che nelle parole del nuovo sindaco, si è resa orgogliosamente responsabile di portare i fascisti alla guida della città (che ricordo a tutti essere Medaglia d’oro per la Resistenza, e Resistenza al nazifascismo, non alla grandine…) stringendo alleanze con i fascisti e chiedendone il voto, che tra l’altro è risultato decisivo per l’esito finale. Non è una scelta “politica” di appartenenza, non è una reazione a caldo in risposta a un gesto “da stadio” di un imbecille (in realtà un insegnante che dice di aver esultato col saluto romano come quando va allo stadio a vedere l’Udinese… Povera scuola e povera Udinese!) che rappresenta il livello culturale di chi circonda questo sindaco: Si tratta di una scelta di coerenza antifascista. Non aspetteremo l’annunciata “pulizia” di una “certa cultura” annunciata dal sig. Fontanini che sta compilando la lista, in parte già nota, di manifestazioni culturali da eliminare facendo tornare indietro la nostra città di ottant’anni; e non intendendo aver nulla a che fare con un’Amministrazione che includa e abbracci i neofascisti, posso dirvi che questa sarà l’ultima edizione di Udin&Jazz a Udine. Porteremo a termine questa XXVIII edizione in quanto pianificata e sostenuta dalla passata Amministrazione e perché ha già stretto impegni con artisti, personale, alberghi, aziende pubblicitarie, sponsor e altro, da mesi”. Era il 2018, di ieri invece la nota del Comune di Udine, dopo il ritorno dell’amministrazione ala centrosinistra, che si dice orgoglioso che il suo nome sia legato alla manifestazione da 33 anni, dal momento che il festival rende la città attrattiva su un piano internazionale. Questa Amministrazione, spiega la nota del Comune, ha perciò deliberato, nella Giunta Comunale che si è riunita martedì scorso, l’assegnazione di un contributo pari a 30.000 euro, cifra equivalente a quanto stanziato fino al 2018, in favore dell’Associazione Culturale Euritmica, organizzatrice di Udin&Jazz. Udin&Jazz, prosegue la nota dell’amministrazione comunale del capoluogo friulano, è attualmente in corso e si concluderà martedì prossimo 18 luglio. Il programma prevede laboratori per bambini e famiglie, seminari, talk e una serie di concerti pomeridiani e serali, con protagonisti anche grandi ospiti internazionali.
Mercoledì sera, sul palco di un teatro Giovanni da Udine tutto esaurito, si è esibito Stewart Copeland, celebre batterista dei Police, insieme alla FVG Orchestra, con un riarrangiamento di alcuni dei brani più celebri della band, come Every Breath You Take, Roxanne, Message in a Bottle e Walking on the Moon. I concerti con ospiti di rilievo sono stati molti e in programma ce ne sono altri. Prossimi appuntamenti con la sassofonista Lakecia Benjamin lunedì 17 luglio, in Corte Morpurgo alle 21.30 e con Pat Metheny, martedì 18 luglio alle 21.30 nel piazzale del Castello.
Il direttore artistico e presidente di Euritmica, Giancarlo Velliscig, oggi afferma: “Siamo molto entusiasti di essere, con Udin&Jazz, nuovamente protagonisti dell’estate udinese, contribuendo a riportare la città al centro dei grandi circuiti musicali internazionali. Ringraziamo l’Amministrazione Comunale per il sostegno e la collaborazione che consentono al nostro festival di acquisire una valenza tale da coinvolgere i media e la stampa nazionale più qualificata, in una promozione condivisa della nostra città che attiri verso Udine un significativo turismo nazionale e internazionale”. Insomma è passata la nottata, almeno per ora.