Economia: Bini, ricadute positive da Rilancimpresa per crescita Pmi
È iniziato oggi al tavolo del Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione del Consiglio regionale il processo di analisi delle ricadute oggettive sull’economia regionale derivate dall’applicazione della L.R. 3/2015 Rilancimpresa, quella approvata nella precedente legislatura. “Il quadro che ne è emerso è molto buono e conferma la fiducia che abbiamo riposto verso un provvedimento ereditato dalla precedente legislatura, del quale abbiamo salvaguardato l’impianto strutturale su cui oggi poggia anche il ddl 123 SviluppoImpresa che sarà discusso in Aula all’inizio di febbraio”, è stato il commento dell’assessore regionale alle Attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini. La relazione illustrata dall’assessore abbraccia un arco temporale che va dal 2016 al 2020 e contiene capitoli che saranno approfondita successivamente, quando saranno disponibili ulteriori dati. “Dobbiamo tenere conto – ha precisato Bini – del completamento dell’iter dei bandi che sono stati emessi nell’ultima parte del 2020 recuperando circa 18 milioni di euro di fondi comunitari indirizzati, oltre che all’industrializzazione della ricerca, alla copertura delle spese sostenute dalle aziende per dotarsi dei dispositivi anti Covid”.
Per quanto riguarda gli incentivi all’insediamento, che Bini ha definito “una delle misure introdotte maggiormente qualificanti”, nel primo triennio di attivazione sono stati finanziati progetti per oltre 22 milioni di euro per un volume di investimenti attivati di circa 114 milioni, quasi tutti ancora in corso di realizzazione.
I progetti dei Cluster finanziati dal 2016 al 2020 valgono oltre 2,6 milioni di euro; oltre 12 milioni sono le risorse messe a disposizione con bandi nelle diverse annualità per servizi di temporary management, programmi master di alta formazione, sostegno ai servizi e voucher per l’innovazione. Altri 27 milioni sono stati messi a disposizione nello stesso periodo per le misure di sostegno alla valorizzazione economica dell’innovazione; 23 milioni le risorse erogate sulle azioni di ricerca e sviluppo.
Sono state concesse risorse per oltre 65 milioni, attraverso due bandi Por – Fesr, per il rilancio competitivo del sistema produttivo e l’acquisto di macchinari, impianti e processi di riorganizzazione. Oltre 20 milioni, sempre su due bandi Por – Fesr finalizzati a sostenere il consolidamento in chiave innovativa delle Pmi, hanno finanziato l’introduzione di servizi e tecnologie innovative relative all’Ict.
Bini ha assicurato che nella relazione finale triennale, in via di completamento e approfondimento, verranno riportate anche ulteriori specifiche sulla forza occupazionale espressa e sui tempi di chiusura delle procedure avviate.
“Con il ddl SvilupppoImpresa che arriverà in Aula i primi di febbraio continueremo ad agire sul solco della LR 3/2015 che ha portato la nostra Regione a crescere, a ridurre al minimo la flessione dell’occupazione, dimostrandosi un buon provvedimento”, ha concluso Bini, ricordando che il nuovo ddl in materia economica includerà anche provvedimenti per la semplificazione e sburocratizzazione, in particolare per le domande di contributo fino a 5mila euro, per le quali sarà prevista un’unica procedura di richiesta e rendicontazione.
L’assessore ha infine accolto la proposta del Comitato di inserire una clausola valutativa anche nel ddl 123, che consentirà di misurare gli effetti dei provvedimenti sul tessuto produttivo e occupazionale regionale.