Ennesima udienza a Roma per dare giustizia a Giulio Regeni, intanto Confindustria Udine è al Cairo con il ministro Valditara a parlare di istruttivi affari

Oggi ennesima udienza a Roma nel processo per il rapimento, le torture e la morte di Giulio Regeni nove anni fa. Al centro delle nuove audizioni i rapporti fra tra Italia ed Egitto, in aula  hanno testimoniato l’ex presidente della camera dei deputati Roberto Fico e l’ex ministro Carlo Calenda che all’epoca dei fatti avevano parlato con il presidente egiziano Al Sisi registrando da parte di questi reticenza anzi, secondo l’ex ministro Calenda “un silenzio inaccettabile”. In giornata sarebbero dovuti comparire davanti al giudice, come testimoni, anche il presidente egiziano insieme al figlio, ma i due hanno rifiutato la citazione a comparire: “un atto con cui il presidente Al-Sisi manca di rispetto a tutti gli italiani” ha detto la legale della famiglia Regeni, l’avvocata Alessandra Ballerini. Fin qui la cronaca di un processo che cerca più giustizia che verità dato che questa è palese.  Il problema è che anche se si dovesse arrivare ad una condanna ottenere giustizia sarà impossibile e non solo per la palese reticenza dell’Egitto ma anche per il fatto che gli interessi economici con il paese delle piramidi sono talmente forti che la “ragion di stato” o meglio ragion di “nazione” e “capitale” impediranno una reale giustizia. A riprova di questo  arriva oggi  la notizia  che con gaudio magno il presidente di Confindustria Udine, Luigino Pozzo, accompagnato dal direttore generale dell’Associazione, Michele Nencioni, ha partecipato alla visita istituzionale al Cairo del ministro dell’Istruzione e del merito. Giuseppe Valditara, insieme all’omologo ministro egiziano, Mohamed Abdel Latif, al presidente di Confindustria Emanuele Orsini e all’ambasciatore italiano in Egitto Michele Quaroni. Chissà penserà qualcuno magari peroreranno la causa Regeni  ed invece sono andati a tagliare il nastro del “Villaggio Italia”, ossia “la prima fiera educativa italiana all’estero”. La visita – nel quadro del mitico Piano Mattei e delle iniziative attuative del Memorandum d’Intesa sull’Istruzione, siglato il 17 marzo 2024 al Cairo – punta a consolidare la cooperazione tra Italia ed Egitto nel settore dell’istruzione e della formazione tecnico-professionale.
All’inaugurazione del “Villaggio Italia”, ospitato nell’Istituto Salesiano Tecnico e Professionale Don Bosco del Cairo, hanno partecipato 48 Its Academy, di cui 13 con stand, tra cui l’Its Academy Udine (presente la presidente Paola Perabò e Michele Masone), e 6 istituti scolastici. Oltre ai citati spazi espositivi, il “Villaggio Italia” ha ospitato anche diversi momenti formativi, tra cui due workshop rivolti a studenti e docenti (uno sull’insegnamento della lingua italiana e uno sugli Its). Altri workshop sono stati organizzati da Didacta, Job Orienta, Salone dello Studente, Confindustria e Its, in qualità di partner del progetto, al pari di Simest, Ambasciata d’Italia al Cairo, Ministero dell’Istruzione egiziano e Federazione delle imprese egiziane.
“L’iniziativa, ispirata al format delle fiere educative internazionali, rappresenta un importante momento di incontro tra scuole, associazioni e imprese italiane ed egiziane, con l’obiettivo di condividere le migliori esperienze formative italiane in un dialogo costante con il mondo delle imprese”, ha commentato il presidente Luigino Pozzo, che ha ricordato anche “la ormai collaudata esperienza di collaborazione tra l’Its Academy Udine e l’istituto salesiano della capitale egiziana. Siamo stati precursori in Egitto e dunque valutiamo con estremo favore il fatto che questa esperienza possa crescere ed estendersi, coinvolgendo l’intero sistema Paese in una relazione sempre più stretta con le istituzioni politiche e formative egiziane”. Le stesse istituzioni politiche egiziane che negano verità e giustizia alla famiglia Regeni e a tutti gli italiani.

Fabio Folisi