Eppur si muove…. Esposto in Procura del M5S su terapie intensive in regione Fvg
Visto che la notizia del presunto reato era finita sulle pagine dei giornali anche nazionali con pese di posizioni di senatori e deputati, con interrogazioni e soprattutto sulla base di precise contestazioni era legittimo pensare che le procure della Repubblica avrebbero aperto dei fascicoli. Così non è stato o almeno non si sono avute notizie in tal senso. A colmare la svista ora è arrivata la notizia che il Gruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia presenterà un esposto alla Procura della Repubblica sul conteggio dei posti di terapie intensiva occupati in regione. “Nel contempo – spiega il consigliere regionale Andrea Ussai – presenteremo anche un’interrogazione per fare chiarezza sulla situazione, dopo che nei giorni scorsi Giunta e maggioranza hanno deciso di rinviare, senza definire a quando, la discussione sul tema”. “Già lo scorso 6 aprile avevamo sollevato dubbi su 14 posti di sub-intensiva a Gorizia in cui, stando alle dichiarazioni del responsabile del presidio ospedaliero, vi erano anche pazienti intubati – ricorda Ussai -. La lettera inviata il giorno dopo (e uscita sulla stampa venerdì 9 aprile) dall’Associazione regionale anestesisti rianimatori confermava questi dubbi, e il comunicato della stessa AAROI – EMAC dell’11 aprile, dopo l’incontro con l’assessore Riccardi, affermava come sia stato ‘da una parte chiaramente riconosciuto e confermato che si tratta di veri e propri posti letto di terapia intensiva che contribuiscono ad avere una soglia di occupazione regionale superiore al 50%, dall’altra non è stato spiegato il perché questi pazienti non siano stati segnalati nei report giornalieri regionali’”. “Riccardi riduce il tutto a una ‘discussione fra tecnici’, scaricando le responsabilità – continua il consigliere M5S -. Ma in realtà, come hanno denunciato gli stessi anestesisti, per mesi è mancato l’ascolto da parte dei vertici della sanità regionale su questa e altre criticità nei confronti di chi è ogni giorno in prima linea nella lotta contro il Covid , costringendoli a rivolgersi direttamente al presidente Fedriga. Sarebbe interessante sapere se l’assessore e i manager da lui nominati fossero a conoscenza della situazione già prima della lettera degli anestesisti, e se abbiano evitato di darne notizia, magari per evitare brutte figure e chiedere aiuto ad altre regioni come suggerito proprio da AAROI – EMAC”.
“In una comunicazione di domenica 11 aprile, come emerso in queste ore, il direttore dell’ospedale di Gorizia dispone che dal giorno successivo 8 posti letto della struttura isontina vengano conteggiati come terapia intensiva Covid e 7 come semi-intensiva – rimarca Ussai -. Proprio il 12 aprile assistiamo, come avevamo tempestivamente segnalato, ad un anomalo dato di 15 nuovi accessi in terapia intensiva a livello regionale, lasciando il dubbio che prima quegli stessi posti non venissero conteggiati nel report giornaliero. È doveroso quindi fare chiarezza su questi numeri, per capire se, ed eventualmente perché, i posti letto che anche gli anestesisti definiscono ‘vere terapie intensive’ non siano stati considerati tali nei report regionali”.