Esperimento demodeista di Gian Luca Guillaume

IL FUTURO
Mi chiamano per numero
non so cosa vuol dire:
tre quattro forse cinque…
non ricordo gli ultimi due.
Uno mi spiega che i numeri
sono come le lettere,
che Mario corrisponde a 72156,
Emilio a 69183,
e poi continua il colloquio parlando
di risorse umane, di resilienza,
di essere endorsati, di maldicenza.
Cosa vogliono dire?
«È la modernità!» esclama un giaccacravattato.
Annuisco.
I numeri hanno l’odore del denaro
e l’incessante conteggio svena,
nell’economia dell’inchiostro
e delle forze sono sicuramente meglio:
ecco trovata la loro intenzione.

 

INCUBO
L’occhio di Harvey
bussa alla porta…
è un incubo?
Rotola…
Preso!
Miodesopsie?
Sul palmo della mano mi fissa,
la pupilla cambia colore (matiallomenes?):
blu, verde, grigio, nero
e poi si chiude
insieme al mio occhio sinistro,
e io dormo
come mai prima d’ora:
CTRL-ALT-CANC.

 

NUMERI PERIODICI
Cento e uno mila volte
gli stessi passi per casa,
la stessa colazione,
le medesime parole,
quella maledetta moltiplicazione
che porta all’abbondanza,
alla tracotanza,
al mega e al micron,
al Cronotopo,
lontano anni luce
dal giovane pastore
che suona un filo d’erba
lasciando sul becco del verde
come un qualunque animale.

 

NOTA BIO-BIBLIOGRAFICA

Gian Luca Guillaume

Gian Luca Guillaume (classe 1984, Torino). Autodidatta per natura e bibliofilo per passione, ha cominciato a cimentarsi nella scrittura in versi intorno ai ventun anni, pubblicando poesie in varie antologie, quotidiani, blog e riviste letterarie (La Repubblica, L’Altrove – Appunti di poesia, Le Parole di Fedro, Margutte, L’Osservatorio Letterario di Ferrara, Cartesensibili, Nuova Euterpe, Riscontri, Poesia Ultracontemporanea, Nessuno Legge). Ha seguito corsi di correzione di bozze ed editing presso la scuola FirstMaster. Insegna scrittura in versi alla Fondazione Università Popolare di Torino. Collabora al blog L’alcova letteraria e al sito Costruttori di Mondi in veste di recensore e di editor di poesia. Ha tre pubblicazioni all’attivo: Lascivi intendimenti (Puntoacapo, 2022), Le burle del pastore (Nulla Die, 2021) e L’oscurità tra le foglie (Nulla Die, 2017).