Fedriga come Ladylike… in convalescenza ma alle Maldive. Così l’attività politica regionale si ferma e saltano le trattative finanziarie con lo Stato
Martedì 12 febbraio il consiglio regionale ascolterà il presidente Massimiliano Fedriga sullo stato delle trattative finanziarie con lo Stato. Un appuntamento rimandato due settimane fa a causa di un’indisposizione del governatore. E fin qui nulla di male, anche i politici sono di carne e ossa e soggetti quindi alle ingiurie delle malattie e del tempo. Diverso è però se all’indisposizione si aggiunge una “convalescenza” decisamente poco riposante, Fedriga infatti dallo scorso weekend è in vacanza alle Maldive. La notizia che circolava già da ieri è stata confermata da un tweet polemico del Pd. Scrive su twitter il segretario del Pd Fvg, Cristiano Shaurli: «Il presidente entro il 31 gennaio doveva chiudere il Patto con lo Stato e non lo ha fatto. Il Consiglio attende di conoscere i risultati, ma ora si dice che la priorità del presidente Fedriga è essere serenamente in vacanza alle Maldive. Ci sentiamo presi in giro». Come dargli torto, anche se consideriamo che un incidente analogo era occorso nel dicembre 2016 all’esponente democratica Alessandra Moretti ( soprannominata ladylike) che nonostante fosse capogruppo del partito in Veneto non aveva partecipato alle sedute in cui in quel momento si stava votando la legge di bilancio per l’anno successivo. Peraltro, qualche giorno prima aveva scritto ai colleghi consiglieri del PD che era ammalata, ma pochi giorni dopo pubblicava sul proprio profilo di Instagram un’immagine che la ritraeva in un mercato a Jaipur in India. Lei in seguito al clamore suscitato il 17 dicembre si dimise da capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale, chiedendo scusa ai propri colleghi e precisando che il viaggio in India era già programmato da tempo oltre al fatto che l’assenza ha comportato la mancata corresponsione del gettone di presenza. Oggi chiedere le dimissioni di Fedriga per questo inciampo è probabilmente troppo, quello che lascia stupiti però non è solo il fatto di aver scelto per la convalescenza della sua malattia, di cui non abbiamo dubbi della veridicità contrariamente al pensiero di molti malpensanti, una destinazione di viaggio, le Maldive, che presuppone strapazzi notevoli, se non altro per le 7/10 ore di volo nel caso di volo diretto che salgono a 12/15 ore, in proporzione a tempo di attesa in transito. Ma sulle Maldive c’è altro da dire, infatti assieme alla Corea del Nord, all’Iraq, alla Siria e alla Nigeria, rientra nella famigerata lista dei Paesi dove l’oppressione dei cristiani ha raggiunto livelli tali da definirla una vera e propria persecuzione, almeno secondo la lista redatta ad esempio da Open Doors. Le Maldive si classificano al tredicesimo posto per livello di persecuzione dei cristiani davanti addirittura a Libia, Arabia Saudita e Yemen. In sostanza quella realtà non è ricca solo di spiagge paradisiache, acqua cristallina, alberghi di lusso pronti ad accogliere i turisti pronti a trascorrere le loro vacanze in una meta del turismo esclusivo, possono passare rapidamente da paradiso terrestre per gli ospiti stranieri ad un vero e proprio inferno per gli abitanti locali di fede cristiana. Ora viste le “sensibilità” cristiane spesso espresse dalle posizioni della Lega di Salvini, di cui Fedriga è autorevole sodale, ci si poteva aspettare che passasse la legittima convalescenza in qualche amena località di Paesi più confacenti alle sue attitudini politiche. L’Ungheria di Orban per esempio, che oltre ad essere praticamente ad un tiro di schioppo da Trieste, offre le spiagge del lago Balaton, chiamato anche “mare magiaro” posizionato nell’Ungheria occidentale. E’ il più grande lago dell’Europa centrale. Certo è d’acqua dolce, e se questo era un problema ci si poteva spingere più a nord per prendere bagni di sole (si fa per dire) nelle spiagge della Polonia sulle coste del Mare del Nord. Certo la stagione non aiuta e allora poteva riposarsi magari fra una riunione preparatoria e l’altra nella sua bella casa triestina facendo sì che alla riunione di martedì prossimo il Consiglio regionale potesse discutere con dati di fatto delle sorti della futura dotazione finanziaria della Regione. Invece ci si dovrà probabilmente accontentare dell’ennesimo rinvio o solo di una seduta “interlocutoria” ma seguita, magari, da una proiezione di diapositive di meravigliose spiagge esotiche.