Fedriga ter: un po’ di fantasia perbacco

Fedriga, Ciriani, Cisint. E’ questo il vertice delle aspirazioni friulane e triestine. In ballo il futuro della Regione, forse anche della Nato e dei corridoi commerciali con l’estremo oriente e l’India.
Le polemiche di questi giorni fanno capire che non ce la caviamo. Personalmente ho proposto di rinunciare all’elezione diretta del “governatore” e rimettere in piedi qualche briciola di democrazia rappresentativa. Ci sarebbe anche da fare un pensierino ad una nuova maggioranza politica di governo che metta insieme FdI e PD. Al di là della propaganda non credo che ci sia una distanza abissale. E l’area responsabile progressista potrebbe fornire intelligenze e preparazione migliore degli “scampati di casa” di cui oggi si circonda Meloni. E Salvini con Vannacci potrebbero dedicarsi interamente al cabaret.
Ma probabilmente il popolo vuole altro. Soprattutto un capo. E allora diamoglielo. In Regione una soluzione intelligente c’è. Il comune di Gorgo al Monticano è in Veneto ma confina con il F-VG nell’area del Livenza. Si può fare uno scambio e farlo rientrare in Regione con un piccolo sacrificio: Sappada ad es. che ci costa parecchio e che nel Comelico considerano una rapina.
Cosa c’entra. Banale. Gorgo al Monticano è il paese natale e di residenza di Zaia, condizione indispensabile per candidarlo ed eleggerlo Presidente del F-VG. Nord est fatto e completo. Male che vada Fedriga se non diventa il capo di una rinnovata Lega Nord può sempre fare l’assessore agli esteri e alla manifattura del F-VG con ampia libertà di stare una settimana a Trieste ed una a New York. A FdI diamo pure il Veneto. E se poi oltre a Gorgo al Monticano la Regione nostra potesse allargarsi al Piave e al Bellunese quale premio politico-costituzionale per aver stabilizzato l’Italia, meglio ancora.

Giorgio Cavallo