Festival Vicino/lontano, presentata l’edizione 2025, a Udine dal 7 all’11 maggio con oltre 200 protagonisti

@luca d’agostino
È “scarto” la parola-chiave della 20esima edizione del festival vicino/lontano, in programma a Udine da mercoledì 7 a domenica 11 maggio, con eventi di anteprima già a partire dal 22 aprile. Oltre 100 gli appuntamenti in programma , tra confronti, incontri, lectio, mostre, spettacoli e proiezioni, che coinvolgeranno più di 200 personalità del mondo delle scienze, della letteratura, dell’arte, dello spettacolo e dell’informazione , per continuare – ancora una volta – a ragionare insieme, affrontando tematiche di urgente attualità che attraversano le vite di ognuno di noi, e che mai come oggi ci disorientano, ci inquietano, ci interrogano .
«Quella che stiamo vivendo non è un’epoca di cambiamenti – ha dichiarato l’Assessore alla Cultura del Comune di Udine Federico Pirone – ma un cambiamento di epoca. Rispetto a quello che accade nella storia ci sarà un prima e un dopo. E noi abbiamo l’obbligo di osservare e cercare di capire questo momento rivendicando con orgoglio i valori europei e che devono essere reciproci: pace, solidarietà e nell’ambito del racconto del presente il diritto di cronaca, la libertà di stampa. Come fanno il Festival vicino lontano e il Premio Terzani anche quest’anno. In questa epoca è importante che i territori siano curiosi e aperti rispetto al mondo. I territori che si chiudono e che si radicalizzano in un fondamentalismo non hanno futuro. Da questo piccolo punto di osservazione abbiamo il compito di gettare uno sguardo verso il mondo carico di speranza, andando al cuore dei problemi ma ribandendo l’ineluttabilità di certi principi».
Fra le presenze dell’edizione 2025 di vicino/lontano: Paola Caridi, Tomaso Montanari , Francesca Mannocchi, Anna Foa, Lucio Caracciolo, Raffaele Simone, Helena Janeczek, Daniel Schulz, Manlio Graziano, Marguerite Barankitse, Riccardo Noury, Giada Messetti, Oscar Olivera Foronda, Marco Mondini, Roberta De Monticelli, Aleš Šteger, Fabio Geda, Alessandra Algostino, Wu Ming 1 , Franco Farinelli, Espérance Hakuzwimana, Pierpaolo Portinaro, Laura Pepe, Maurizio Carucci, Mattia Ferraresi, Annalisa Metta, Guido Barbujani, Silvana Condemi, Alessandro Aresu, Luciana Castellina, Alex Corlazzoli, Gianluca Costantini, Carlo Cottarelli, Marco Damilano, Anna Maria Giordano, Vittorio Lingiardi, Giorgio Brizio Luisa Morgantini, Simone Pollo, Pier Aldo Rovatti, Marta Serafini, Riccardo Staglianò, Ibitsam Azem.

@luca d’agostino
PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE TIZIANO TERZANI
La serata del Premio Terzani – in programma sabato 10 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine – sarà, come ogni anno, il momento più atteso del festival. Il Premio Terzani, annunciato la settimana scorsa dalla presidente della Giuria, Angela Terzani, è stato quest’anno dedicato alla memoria dei giornalisti e delle giornaliste di Gaza . Saranno a Udine a ricevere simbolicamente il Premio, a nome dei tanti colleghi uccisi durante la guerra, Wael al-Dahdouh e Safwat al-Kahlout , entrambi giornalisti dell’emittente Al Jazeera. Al-Dahdouh, responsabile per l’emittente della redazione della Striscia, ha perso, sotto i bombardamenti, la moglie e tre figli, uno dei quali giornalista. Parteciperanno a una riflessione a più voci, condotta da Marco Damilano , giornalista in onda ogni sera su Rai3 con “Il Cavallo e la Torre” e da poco nominato presidente della giuria del Premio Luchetta. Interverranno Paola Caridi , storica, saggista e giornalista, una delle più autorevoli esperte di Vicino Oriente, su cui ha scritto saggi fondamentali; Francesca Mannocchi , giornalista, inviata di guerra, scrittrice e regista; Stefano Di Bartolomeo , medico anestesista udinese che ha preso parte a diverse missioni umanitarie con organizzazioni italiane e internazionali; l’ultima a Rafah, Gaza, la scorsa estate. Gli attori Alessandro Lussiana e Valeria Perdonò daranno voce ad alcune poesie pubblicate nella raccolta “Il mio grido è la vostra voce” da poco in libreria per Fazi. Nel corso della serata, per la regia di Massimo Somaglino , verrà proiettato anche il video “ Nel mirino della memoria. Il video verrà proposto in loop, per tutta la durata del festival, all’ingresso della chiesa di San Francesco. Gli interventi musicali saranno a cura del Vicino/lontano Ensamble ( Emanuel Donadelli, Carla Scandura, Giulio Scaramella, Nicoletta Taricani, Alessio Zoratto), costituitisi lo scorso anno in occasione della 20esima edizione del festival.
FINANZIATORI E SPONSOR
Vicino/lontano 2025 si realizza grazie al fondamentale sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Udine e della Fondazione Friuli , con il contributo della Camera di Commercio di Udine e Pordenone, di Confindustria Udine, e con il supporto degli sponsor: Banca di Udine Credito Cooperativo, Ilcam, Amga Energia & Servizi, Coop Alleanza 3.0, Eps international, Sub-ti, Legacoop Friuli Venezia Giulia, Prontoauto, Farmacia Antonio Colutta, Me.La Servizi. Il festival gode inoltre del supporto di numerosi sponsor tecnici, espressione dell’imprenditoria del territorio.
IL TEMA DEL FESTIVAL: “SCARTO”
Ogni anno vicino/lontano sceglie una lente di ingrandimento attraverso cui osservare e indagare la realtà del nostro tempo. «Quando abbiamo scelto “scarto” come chiave di lettura del presente, e dunque come filo conduttore della 21esima edizione del festival – sottolineano i curatori -, mai avremmo immaginato che diventasse così immediatamente, e tangibilmente attuale nel suo significato di frattura, svolta, cambiamento , tanto da diventare prevalente su quello più immediato e ovvio di esclusione, emarginazione, rimozione.
Viviamo un tempo distopico : uno “scarto” improvviso della storia rimette in gioco il paradigma, la grammatica e perfino il vocabolario cui avevano fatto riferimento le generazioni europee del secondo dopoguerra. In un solo giorno si chiude il ciclo storico della globalizzazione e del libero mercato. La lunga pace occidentale si sta esaurendo : la guerra è di nuova una possibilità e la parola “riarmo” non è più un tabù. Lo spazio del compromesso politico, della diplomazia e del buon senso è disabitato da un potere che non conosce vincoli di responsabilità . Conta solo la legge del più forte. È il tempo del bullismo esibito in diretta. I nuovi despoti – in una inedita formidabile saldatura tra potere politico, potere economico e potere tecnologico – rovesciano nel giro di un’ora il sistema di alleanze che manteneva in equilibrio il mondo. Le democrazie sono deboli e in crisi ovunque: i diritti, il diritto, la scienza, la cultura, i saperi, l’informazione sono sotto attacco. E il principio stesso di realtà è sovvertito e contraddetto.
In questa tempesta di clamorose giravolte è difficile orientarsi . Navighiamo a vista in un oceano di instabilità. Siamo spaventati, destabilizzati dall’incertezza, in ansia per il futuro. E intanto, ciò che più direttamente condiziona le nostre vite – il welfare in declino, la sanità al collasso, l’istruzione pubblica in sofferenza, il rischio di scivolare nella povertà – subisce un silenzioso processo di rimozione dal discorso pubblico.
Vicino/lontano ancora una volta si interroga sulle conseguenze che questi squilibri producono su chi non ha le risorse per difendersi : le vittime, gli ultimi, gli “scarti”.
Nella convinzione che questo sia il compito di chi non ha rinunciato a coltivare l’etica della ragione . E soprattutto l’inquietudine e l’insoddisfazione di un pensiero che vuole “capire”, o almeno provarci ».
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