Fotovoltaico: Martines (Pd), su Aquileia destra in colpevole ritardo

«Lo stop allo sciagurato progetto di un parco fotovoltaico a ridosso del sito archeologico di Aquileia è certamente un obiettivo auspicato in maniera trasversale. Ma che la destra si svegli dal torpore ponendosi come salvatrice della patria non è solo stucchevole, ma del tutto fuori dalla realtà, essendo lei la prima responsabile di un colpevole ritardo che ha permesso una vera e propria giungla in tutto il Friuli». Lo afferma il consigliere regionale Francesco Martines (Pd) in merito al progetto per la realizzazione di un parco fotovoltaico ad Aquileia, in località San Zili-Casa Bianca, a nord-est del centro abitato.

«Quel progetto – ricorda il consigliere dem – giace da un anno e mezzo nei cassetti del Comune e scoprono solo ora, dopo che la conferenza dei servizi ha dato parere favorevole, che ci sono dei problemi. Questo avviene, tra l’altro, in un contesto in cui il decreto del governo risale al 2021, la vicina Regione Veneto ha regolamentato la materia rispettando il dettato del decreto legge, mentre il Fvg è ancora fermo: in questi ultimi anni il centrodestra è stata capace solo di produrre un ordine del giorno privo di effetti e forse farà una legge nella prossima primavera dopo che nella precedente legislatura è stata bocciata una proposta di legge del Pd (bocciata solo per dinamiche politiche) che prevedeva appunto tutta una serie di limiti, a protezione del territorio e del patrimonio ambientale e culturale» afferma Martines. «Diciamo la verità, se non fosse stato per la Fondazione Aquileia che ha posto il problema relativo a questo specifico progetto, la cosa sarebbe passata sotto silenzio e il Comune avrebbe continuato a tacere, così come fa la Giunta Fedriga». Insomma, conclude Martines, «la situazione è che non abbiamo ancora una legge che regolamenti questa giungla, per il colpevole ritardo della destra che ora, con i buoi ormai scappati, fa la salvatrice della patria»