Fra i rischi dell’attacco Russo anche l’incubo nucleare. In Ucraina oltre a Chernobyl vi sono altre 15 centrali
Lungi da noi l’idea di essere allarmisti, ma fondamentale è sapere che fra le numerosi complicazioni di questa guerra c’è anche l’aspetto nucleare, non solo le truppe della Russia che hanno invaso l’Ucraina dalla Bielorussia sarebbero entrate nella zona di Chernobyl, con la Guardia Nazionale ucraina che presidiava l’impianto di stoccaggio dei rifiuti radioattivi pericolosi, che ha raccontato, probabilmente in maniera propagandistica di resistere e che vi sarebbero colpi d’artiglierie delle truppe di Putin, come se queste non fossero a conoscenza dei rischi per loro stessi. In realtà sembra che la centrale sia già in mano russa e il personale tecnico in ostaggio. Ma Chernobyl a parte ci sono altri 15 reattori nucleari operativi in Ucraina. La centrale nucleare di Zaporijjia ad esempio si trova a soli 190 chilometri dal fronte nella regione del Donbass, sulla sponda est del fiume Dnepr. E’ facile capire che se tali impianti si trovano nel mezzo di un conflitto ad alta intensità i rischi di colpi anche non intenzionali è alto. Inoltre gli impianti non possono essere semplicemente abbandonati. La presenza di questi impianti ucraini, preoccupa numerosi osservatori ed esperti, infatti i reattori, anche solo teoricamente obiettivi strategici, sono potenziali minacce per le popolazioni dell’intero Vecchio Continente. È facile immaginare cosa potrebbe accadere qualora un missile venisse lanciato per errore o intenzionalmente contro una di tali centrali. O se un velivolo militare dovesse malauguratamente precipitare proprio sopra ad un reattore. Se fossero colpiti, potrebbero trasformarsi in autentiche bombe radioattive. In realtà però anche la stessa Russia ne sarebbe vittima. Ma come si sa il rischio zero soprattutto in guerra non esiste e se anche soltanto un colpo di artiglieria colpisse un circuito di raffreddamento di un reattore “l’incidente” potrebbe tradursi in una catastrofe. Cosa comporterebbe la fusione del nocciolo di un reattore in Ucraina lo sappiamo già. La tragedia di Chernobyl del 1986 è un ricordo ancora vivo per ciascuno di noi. Le centrali nucleari, insomma, non possono dirsi sicure al 100% neppure in tempi di pace. Figuriamoci in mezzo ad una guerra.