Fvg-Carinzia siglano un’intesa per i terreni regionali sul confine. 157 ettari di terreni agricoli italiani accessibili solo da Comuni austriaci messi nella disponibilità del Land Carinziano
“Grazie al rapporto di collaborazione e amicizia consolidatosi tra il Friuli Venezia Giulia e la Carinzia e all’ottimo lavoro svolto dalle direzioni Agricoltura e Patrimonio, è stata formalizzata l’intesa sulla gestione delle proprietà della Regione situate a ridosso del confine austriaco. Superando le problematiche che per decenni hanno interessato le aree italiane raggiungibili sostanzialmente solo dal territorio austriaco, viene rafforzato il legame sia tra i governi regionali sia tra le comunità locali, tutelando tradizioni e culture della Val Canale della Valle del Gail”. Queste le parole dall’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e montagna Stefano Zannier alla ratifica del protocollo d’intesa tra Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Land Carinzia sottoscritto a Klagenfurt assieme al presidente carinziano Peter Kaiser.
Quest’ultimo, riporta la regione, ha sottolineato come il protocollo sia un ottimo esempio della collaborazione tra Carinzia e Friuli Venezia Giulia, che riguarda anche la gestione degli incendi boschivi e altri ambiti come il Porto di Trieste, e ha auspicato che tali esperienze positive possano essere ulteriormente sviluppate.
Il documento, firmato lunedì 26 luglio, prevede che 157 ettari di terreni agricoli adibiti a pascolo di proprietà regionale, situati nei Comuni Malborghetto Valbruna e Tarvisio e confinanti con i Comuni austriaci di Hohenthurn, Feistriz an der Gail e Hermagor-Pressegger See, ma raggiungibili solo dal territorio austriaco vengano messi nella disponibilità del Land Carinzia, il quale si impegna a dare attuazione al protocollo e a sostenere attraverso il Gect Euregio Senza Confini i progetti transfrontalieri di sviluppo della Val Canale e della Valle del Gail e più in generale tra Friuli Venezia Giulia e Carinzia.
Zannier ha specificato che “attraverso questo accordo, che non modifica in alcun modo la proprietà italiana dei siti e risolve una questione ormai divenuta annosa, i terreni agricoli continueranno a essere gestiti dai carinziani, i quali potranno però accedere alla programmazione comunitaria della Regione. Una soluzione che renderà più semplice la conservazione e lo sviluppo di quelle aree sia dal punto di vista agricolo sia da quello ambientale, favorendo l’utilizzo ecocompatibile delle risorse montane e la salvaguardia della natura in sinergia con le realtà locali della Val Canale”.
“Il protocollo è stato sottoposto al vaglio del dipartimento Affari esteri della presidenza del Consiglio dei Ministri – ha spiegato l’assessore evidenziando la complessità dell’operazione – e la sua ratifica permette di lasciarci alle spalle una reminiscenza del periodo in cui i confini tra le nazioni separavano i popoli e le comunità europee”.
Zannier ha ribadito che “l’accordo formalizza infatti una consuetudine già attuata in quell’area, ma apre anche la strada a ulteriori protocolli di collaborazione tra il Friuli Venezia Giulia e la Carinzia, due territori che hanno interessi e obiettivi comuni in molti settori, a partire da quello delle viabilità agro-silvo-pastorale e della gestione del patrimonio forestale. In questo ambito la cooperazione è fondamentale per il contrasto dei parassiti e la prevenzione degli incendi, ma anche in caso di situazioni di emergenza. La tempesta Vaia ci ha infatti insegnato che i nostri territori non possono avere eccessi di materiale legnoso non gestititi che squilibrano i mercati, mentre serve un coordinamento attento e oculato”.
L’assessore ha infine confermato che “il rapporto di cooperazione rafforzato da questo accordo proseguirà ora per l’inserimento all’interno del protocollo anche degli altri territori nei quali sussistono vicinie agrarie di questo tipo”.