Fvg: nuovo piano regionale per la lotta agli incendi boschivi Conapo. “Pericolosa la diversa considerazione dei vigili del fuoco”

«Reputiamo molto rischiosa la nuova gestione delle richieste di intervento per incendi boschivi che in futuro saranno gestite in prima battuta dalla Sala operativa della Protezione civile e non più dai Vigili del fuoco» così dichiara Damjan Nacini, segretario regionale FVG del Conapo, sindacato autonomo Vigili del fuoco, all’indomani dell’annuncio sulla stampa dell’imminente arrivo in Friuli Venezia Giulia di un nuovo Piano regionale antincendio boschivo.
Un nuovo piano che riguarderà, secondo quanto annunciato sulla stampa, le attività di programmazione, previsione e prevenzione tra cui interventi di silvicoltura, creazione di linee tagliafuoco, ed interventi di “fuoco prescritto” cioè veri e propri incendi di piccola entità per diminuire la quantità di materiale combustibile, ma anche la definizione di ruoli, compiti e funzioni delle forze in campo prevedendo, tra l’altro, che le segnalazioni in tema di incendi boschivi pervenute al Numero Unico di Emergenza 112 verranno smistate direttamente alla Sala operativa regionale della Protezione civile e non più ai Vigili del fuoco.
«Un duplice rischio -spiega Nacini- sia per la possibile dilatazione dei tempi di intervento visto che solo i pompieri sono in servizio 24 ore al giorno, per 365 giorni all’anno, assicurando così una risposta immediata alle richieste di intervento; sia perché gli incendi boschivi difficilmente restano isolati in zone completamente boscate ma sovente interessano zone antropizzate e di interfaccia, che peraltro rappresentano il 98 % circa del territorio regionale, dove i Vigili del fuoco oltre ad avere competenza primaria, sono indispensabili».
«Auspichiamo quindi che la Regione faccia un’attenta analisi della situazione a salvaguardia dei cittadini e del territorio lasciando che la gestione della telefonata in materia di antincendio boschivo rimanga in capo ai vigili del fuoco, ne va della sicurezza dei cittadini» conclude il Conapo.