Gap di genere: si supera soltanto con politiche regionali coraggiose. “In FVG le donne sono ancora costrette a stare a casa”
In FVG le donne sono ancora costrette a scegliere fra realizzazione professionale e compiti di cura della famiglia, nonostante abbiano raggiunto livelli di istruzione più alti degli uomini e le aziende lamentino la mancanza di personale specializzato. I dati della ricerca pubblicata ieri dall’IresFvg denunciano una situazione problematica: la differenza fra il tasso di occupazione degli uomini e quello delle donne nella nostra Regione è del 14% e quest’ultime riescono a perseguire i propri obiettivi professionali solo dopo i 45 anni di età, pur vantando un livello di istruzione universitaria più alta (30,9% contro il 17,7% degli uomini). “Si tratta di un divario enorme, inammissibile per il nostro Paese e in particolare per una regione come la nostra che potrebbe dimostrarsi all’avanguardia su queste politiche” – sostiene Manuela Celotti, Sindaca di Treppo Grande e candidata in Consiglio Regionale per la coalizione di Centrosinistra – “Le istituzioni regionali dovrebbero avere il compito di strutturare un sistema di welfare efficace” – prosegue Celotti – “che abbia la capacità di adattarsi ai cambiamenti sociali. Dobbiamo avviare riforme coraggiose in termini di revisione del sistema e quindi di destinazione delle risorse pubbliche a favore di politiche contributive di sostegno, ma soprattutto di servizi a supporto. I servizi alle famiglie devono essere gratuiti, universalistici e accessibili per tutti, solo in questo modo sarà possibile colmare la distanza di genere e adeguare la nostra Regione agli standard europei più efficienti”. Un esempio per tutti: in questo momento, soltanto il 33% dei bambini del FVG (0-3 anni) ha accesso a un asilo nido, per mancanza di posti e a causa del costo troppo alto per molte famiglie. “E su chi ricade, spesso, la scelta obbligata di restare a casa e di rinunciare, così, alla propria realizzazione personale e professionale? Sulle donne, naturalmente – conclude la Sindaca Celotti – Per questo motivo la Regione FVG ha il dovere di finanziare programmi innovativi spingendo il welfare regionale verso la meta degli asili nido universalistici e gratuiti, servizi integrativi degli orari scolastici come doposcuola e pre-accoglienza a copertura e finanziamento regionale ed esenzioni e sconti sugli stessi servizi per le famiglie con basso Isee. Partiamo dal FVG per definire dei LEPS regionali che rispondano realmente ai bisogni delle famiglie di oggi”.