Gino Pozzo figlio del paron dell’Udinese indagato in Spagna per presunti illeciti finanziari del Granada calcio. L’anticorruzione chiede 12 anni di carcere
Le difficoltà sul campo dell’Udinese sono poca cosa se paragonate alla tempesta che è piovuta su Gino Pozzo figlio di Gianpaolo Pozzo, la grana legale proveniente dalla Spagna è cosa seria. Il figlio del patron della squadra friulana è infatti indagato per alcuni presunti illeciti effettuati durante la gestione del Granada, società controllata dalla famiglia Pozzo tra il 2009 e il 2016.
Secondo quanto riporta il quotidiano El Pais, il dirigente italiano insieme all’allora presidente Quique Pina avrebbe messo in atto “un piano criminale su larga scala che, partendo dal controllo del Granada nel 2009, e mediante l’esecuzione di una complessa strategia, permetteva alla coppia che le plusvalenze ottenute tramite la vendita di giocatori si trasferissero artificialmente in Lussemburgo, venendo così sottratte alla fiscalità spagnola”. La Fiscalía Anticorrupción spagnola chiede al Granada il risarcimento di 26,9 milioni di euro per reati contro l’erario pubblico. In aggiunta viene richiesto il pagamento dell’imposta sulle società evasa tra il 2013 e il 2015, per un totale di 10 milioni di euro. Ma contrariamente a quando avviene spesso in Italia l’eventual versamento delle somme evase non cancellano o mitigano le responsabilità di natura penale, la Procura Spagnola ha richiesto infatti 12 anni di carcere per gli imputati e una multa di 36,5 milioni di euro per Gino Pozzo. Certo si tratta ancora di una fase preliminare e nessuno è colpevole fino a sentenza, ma la questione dalle notizie che arrivano dalla Spagna non è semplice.