Giunta regionale Fvg si spacca su riconferma direttori aziende sanitarie – cosa c’è dietro questa scelta?
Tutti i direttori generali delle aziende sanitarie del FVG, tranne uno, sono stati riconfermati dalla Giunta regionale per i prossimi 5 anni. Ma tutti e tre gli assessori dei Fratelli d’Italia si sono dissociati disertando il voto. Evidentemente non hanno voluto assumersi la responsabilità di rinominare ai vertici delle strutture sanitarie i manager che hanno gestito la sanità in questi anni. Con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti: liste di attesa infinite, ritardi di soccorso, chiusura di reparti, Pronto Soccorso intasati, fuga di medici e infermieri, burocrazie asfissianti, diritti dei malati calpestati, ecc. ecc. ecc. Si dirà che nel resto d’Italia vi sono tante altre regioni in situazioni simili, ed è vero, ma la nostra è la regione che ha la maggior spesa sanitaria pro capite: 2.916 euro a fronte di una spesa media italiana di 2.286 euro, mentre la qualità dei servizi erogati è scesa verso il basso e nel confronto tra regioni siamo scivolati non di rado agli ultimi posti, mentre una volta eravamo sempre tra i primi, una vera eccellenza nel panorama nazionale.
È dunque comprensibile l’astensione degli esponenti dei Fratelli d’Italia in Giunta da una tale responsabilità, anche perché nel 2024 le Aziende sanitarie del FVG hanno registrato 242 milioni di passivo rispetto al bilancio di previsione, e sui buchi di bilancio la legge italiana è molto severa, tanto da prevedere la decadenza dei direttori generali delle Aziende sanitarie nei casi di grave disavanzo (D.lgs. n. 502/1992, D.lgs. n. 171/2016). Qui invece si è ripianato il disavanzo con una sorta di piè di lista e si sono riconfermati i direttori per altri cinque anni. Perché questa scelta? Forse perché i direttori generali si sono spesso dovuti allineare a decisioni politiche anche in campi squisitamente tecnici e quindi condizionati nella gestione delle aziende.
In questo contesto è curioso notare che l’unico direttore che non è stato riconfermato, il dott. Polimeni, a capo dell’ARCS, è anche l’unico tra tutti ad avere presentato un bilancio in pareggio, anzi con lieve utile, ma lui è stato bocciato tutti gli altri promossi.
Autorevoli esponenti della maggioranza hanno detto che la scelta dei direttori generali è tecnica e non politica, mah…
Walter Zalukar Associazione Costituzione 32