Gli organizzatori della manifestazione migranti a Udine dicono la loro sulle polemiche

In una nota stampa gli organizzatori della  manifestazione migranti svoltasi sabato scorso a Udine hanno voluto dire la loro per spegnere le polemiche: “Dispiace che sulla manifestazione pacifica sui diritti che (non casualmente) si è tenuta a ridosso dell’anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e che ha visto la partecipazione di donne e bambini, si legge nella nota a firma  Kofi Bonsu, Umberto Marin e Felix Okoro, qualcuno abbia innescato polemiche pretestuose in relazione ad una frase che Kofi Bonsu , uno degli organizzatori dell’iniziativa, ha pronunciato durante uno degli interventi che hanno accompagnato il pacifico e rumoroso corteo, per chiedere la soluzione di problemi collegati alla status e alla vita degli immigrati che vivono in città e nella nostra regione. Quello che gli organizzatori dell’iniziativa volevano e vogliono è che le istituzioni lavorino per risolvere le difficoltà in cui vengono costrette le persone e le famiglie dei migranti che cercano di essere in regola con i documenti, di avere una casa dignitosa, di ricongiungere i propri familiari e, per farlo, non siano costretti a vessazioni, lungaggini, trappole burocratiche. In una parola vogliono che anche gli immigrati siano portatori di diritti e doveri come tutti i cittadini. Utilizzare la rabbia dei migranti per scopi e fini politici, non aiuta la risoluzione dei problemi che oggettivamente colpiscono, più di altri, le persone migranti presenti sul nostro territorio. Quindi ribadiamo che non cerchiamo conflitti né violenze per affermare e pretendere il rispetto dei diritti umani e delle persone. La manifestazione di sabato non si è limitata solo a una momentanea protesta ma anche a utili momenti di incontro con rappresentanti della Questura e del Comune per sensibilizzare le istituzioni sulle problematiche dei cittadini stranieri. Per questo riteniamo che l’incontro con il Vice Sindaco Venanzi e l’Assessore all’equità sociale Gasparin sia stato positivo. Abbiamo apprezzato e accolto l’idea della creazione di un tavolo permanente di confronto e verifica sui temi sollevati, con la creazione di un comitato rappresentativo delle comunità straniere residenti in città. Abbiamo convenuto che la soluzione di viale Ungheria, per il trasferimento degli uffici della Questura che si occupano di migranti, possa offrire una soluzione all’annoso problema delle code per l’espletamento delle pratiche collegate al permesso di soggiorno. Ci attendiamo anche una risposta positiva della Questura per una migliore e più produttiva organizzazione dell’ufficio Immigrazione. Molto utile anche la proposta dell’assessore Gasparin, per approfondimento delle questioni collegate all’idoneità abitativa, con incontro diretto con assessore all’Edilizia privata e politiche abitative”.

Polemiche a Udine sul pacifico corteo dei migranti. Casus belli: una singola frase dai toni sbagliati che non può oscurare la giustezza delle rivendicazioni