L’emergenza monopolio dell’informazione sempre più grave. Anche TV12 UdineseTV diventa “veneta” all’ombra del leone della Serenissima

Scherzando, ma neanche troppo, possiamo dire che dopo i recenti sommovimenti editoriali, al Messaggero Veneto cresce il “Veneto” e che il rischio colonizzazione diventa molto forte. Anche per questo ci aveva sorpreso  il fatto che FriuliSera, come testata digitale del Fvg  era stata invitata a ritirare un premio nazionale. Così  mercoledì scorso abbiamo ritirato a Roma, nella sala multimediale “Esperienza Europa – David Sassoli” del Parlamento e della Commissione Europea in Italia in Piazza Venezia, il premio nazionale “Digital News 2023” inaspettatamente assegnato a Friuli Sera (assieme a 18 altre testate “regionali”  su 300 analizzate) dal comitato scientifico della Fondazione AIDR – Italian Digital Revolution in collaborazione con il Parlamento e la Commissione Ue. Inutile dire che la cosa ci ha fatto piacere, anche se siamo nel solco del classico ”Nemo propheta in patria” tanto che, nonostante la notizia sia stata divulgata nazionalmente, nessuna testata locale ha sentito il dovere di diffonderla.  Intendiamoci, capiamo benissimo le ragioni, siamo abituati a vederci fare terra bruciata intorno, dato che non ci siamo omologati e manteniamo menti e mani libere. Il premio, che ci sprona a “resistere”,  fra l’altro cade in un momento particolarmente delicato per l’informazione locale del Fvg che vede la perdita di fatto dell’autonomia locale in favore di una robusta presenza del leone di San Marco che siamo certi presto ruggirà sulle politiche di un Friuli relegato ad una sorta di dependance, una riserva etnografica per studiosi dell’antico di cui il ritorno alle “province” sarà funzionale. Ultimo tassello di questo evidente processo di “colonizzazione” veneta del Friuli il fatto che TV12 UdineseTV entra nel network Medianordest. In sostanza la famiglia Pozzo ha deciso di disfarsi delle attività editoriali, e qualcuno sospetta che non sarà l’unico elemento a passare presto di mano. La notizia è di qualche ora fa con una nota sul sito ufficiale dell’Udinese calcio. Si legge: In uno scenario media triveneto particolarmente dinamico, UdineseCalcio Spa e Telequattro Srl comunicano il prossimo passaggio di TV12 UdineseTV alla società de lnetwork che già comprende Antenna Tre, Rete Veneta, Telenordest e, appunto, Telequattro. Il network, che conta più di 100 dipendenti, otto sedi e una audience che supera abbondantemente il milione di telespettatori al giorno, aggiunge, così, al suo bouquet un importante tassello.
L’antenna friulana continuerà ad essere la tv ufficiale di Udinese Calcio assicurando ai tanti tifosi del club bianconero gli stessi contenuti esclusivi che già ne qualificano la programmazione. Rimarranno, inoltre, nel palinsesto gli abituali appuntamenti dedicati alla squadra che caratterizzano la settimana di TV12 UdineseTV. Nel segno della continuità anche la scelta di mantenere il centro di produzione nei nuovi modernissimi studi recentemente ultimati all’interno del Bluenergy Stadium e la conferma dei dipendenti della struttura tecnico-giornalistica attualmente operativa. L’operazione permetterà al gruppo Medianordest di diventare protagonista diretto anche nel territorio friulano partendo dall’ottima quota di ascolti detenuta da TV12 UdineseTV. Dal canto suo, l’emittente che Udinese Calcio ha portato a raggiungere standard di livello assoluto nel panorama delle tv regionali promuovendo una competizione di cui ha goduto l’intera comunità, potrà avvalersi del know how di Telequattro per entrare ancora più in sintonia con il suo territorio per quanto riguarda i contenuti di carattere generalista”. Insomma una acquisizione che dovrebbe essere apparentemente indolore ma che, se letta nella logica che ha visto la costruzione del monopolio nella carta stampata, diventa inquietante e che passa sulla testa e nella suicida indifferenza della politica regionale. Guardando ad esempio al neo gruppo Nem che ha rilevato le testate cartacee del Nord Est, infatti non si può non registrare il fatto che, esattamente come per le Tv del gruppo Medianordest, vi è una assoluta prevalenza veneta e l’obiettivo, neanche tanto nascosto, è il sostegno ad una sorta di macro-regione dove il Friuli è destinato ad essere coccio di terracotta con intorno vasi di ferro, con buona pace degli autonomisti di casa nostra che sembrano più impegnati a guardarsi l’ombelico che altro, sperando nella “benevolenza” del potere mediatico monopolista. Del resto che si tratti di un semplice ritorno al passato è certificato dalla statua del Leone della Serenissima che campeggia in Piazza Libertà a Udine.