Gradisca d’Isonzo presentata a casa Maccari la mostra “Pier Paolo Pasolini e Dora Bassi: eredità ai contemporanei”.
Con una mostra in programma tra il 9 marzo e il 16 aprile e una serie di eventi pubblici – un talk, un workshop, una live performance e un finissage itinerante su due ruote – verrà esplorato nelle prossime settimane all’interno degli spazi del Polo culturale di Casa Maccari a Gradisca d’Isonzo l’eredità culturale che il rapporto tra Dora Bassi e Pier Paolo Pasolini, due intellettuali coevi, protagonisti di un fertile sodalizio amicale e artistico, ha lasciato sul nostro territorio. Il progetto “Pier Paolo Pasolini e Dora Bassi: eredità ai contemporanei” – ideato e realizzato dal Comune di Gradisca d’Isonzo con l’Associazione IoDeposito – avrà come fulcro una mostra di arte contemporanea, frutto proprio del proficuo lascito culturale che il dialogo tra i due intellettuali friulani ha trasferito a nuove generazioni di artisti internazionali che operano in ambiti diversi: dalla filosofia alla performance, dall’installazione alla video arte. Come spiega la direttrice artistica di IoDeposito Chiara Isadora Artico “a partire da Pier Paolo Pasolini e da Dora Bassi, la mostra rivela alcuni lati di un prezioso processo creativo, spesso sottovalutato, concentrandosi sull’influenza che gli artisti delle generazioni precedenti hanno su quelli più giovani, e sul rapporto della creatività con il genius loci del territorio: ciò crea un’atmosfera creativa, e favorisce la curcuitazione delle idee e dei simboli in modo quasi atmosferico, e certamente multi-generazionale”. In mostra un inedito gruppo di opere di Dora Bassi appena riscoperte – tornate alla luce dopo decadi di proprietà privata ed esposte qui per la prima volta al pubblico – affiancate alle peculiari interpretazioni di quattro artisti contemporanei internazionali maturate durante un periodo di residenza in Friuli Venezia Giulia. In dialogo con le opere della grande scultrice e pittrice friulana, quindi, quelle degli artisti Zosia Zoltkowski, Nathalie Vanheule, Quỳnh Lâm e Boris Beja su alcuni dei temi più cari a Pasolini: l’eros tra politica e sfera privata, il rapporto con il territorio, la sperimentazione con i materiali quale metafora del corpo e della nostra umanità. Se la performance dell’artista interdisciplinare polacco-australiana Zosia Zoltkowski (in programma il 30 marzo) “incorpora” gli elementi simbolici e costitutivi del territorio richiamando la ricerca pasoliniana sulla relazione corpo-potere, quella della belga Vanheule celebra la forza dell’interconnessione umana come antidoto alla durezza dei tempi moderni. Le opere di Lâm (Vietnam) e Beja (Slovenia), invece, rilevano l’importanza della materia, del monumento e dell’arte urbana per il rapporto della comunità umana con il tempo storico. Apertura ufficiala il 9 marzo alle 18.00 con il talk di Jennifer Guerra “Sul sellino posteriore della motocicletta. Appunti per un libro su Pasolini e il femminismo”. Giornalista, filosofa, influencer e TED speaker, Jennifer Guerra è esperta di tematiche femministe. Nel corso dell’appuntamento, Guerra svelerà alcune anticipazioni sul volume dedicato al rapporto che Pasolini ebbe con il femminismo, prodotto grazie a una residenza sul territorio gradiscano e di prossima stampa per B#S Edizioni. Il progetto è stato presentato oggi alla stampa alla presenza del Sindaco di Gradisca d’Isonzo Lidia Tomasinsig, dell’Assessore alla Cultura Marco Zanolla e del Vicepresidente di IoDeposito Joshua Cesa. A chiudere la mostra un’escursione in bicicletta insieme ad Alberto Pavan, autore del volume “Ciclonugae. Sui pedali tra le pagine del Friuli” (Prospero Editore, 2023). La partenza della pedalata è fissata per domenica 16 aprile, con ritrovo di fronte al Polo Culturale di Casa Maccari alle 10:00. Info e prenotazioni: prenotazioni@iodeposito.org www.comune.gradiscadisonzo.go.it