Honsell: a nove mesi dalla mozione, ancora nessuna azione per i pazienti borderline

Il Consigliere regionale Furio Honsell (Open Sinistra FVG), con il sostegno delle Consigliere e Consiglieri di tutti i gruppi consiliari di opposizione, ha posto un’interrogazione in Consiglio regionale per chiedere alla Giunta regionale quali azioni concrete intenda intraprendere per rispettare gli impegni assunti con l’approvazione unanime della Mozione n. 54, avvenuta nella seduta n. 59 del 14 maggio 2024: “questa mozione, che era stata presentata congiuntamente insieme alla maggioranza con il Consigliere Grilli, impegnava la Regione Friuli Venezia Giulia a garantire interventi sociosanitari adeguati per i pazienti affetti da Disturbo di Personalità Borderline (DPB), prevedendo un approccio multidisciplinare e il pieno rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) definiti dal DPCM del 12 gennaio 2017 in materia di salute mentale. Tuttavia, a distanza di oltre nove mesi dall’approvazione della mozione, non risulta alcuna azione concreta messa in atto per dare seguito agli impegni presi.” Così si è espresso in prima battuta il primo firmatario della mozione e dell’interrogazione Furio Honsell, Consigliere regionale di Open Sinistra FVG.
“La Regione aveva assunto un impegno chiaro con l’approvazione unanime  della mozione, riconoscendo la necessità di percorsi terapeutici  specifici per i pazienti con Disturbo di Personalità Borderline. Tuttavia, ad oggi, non vi sono segnali concreti di attuazione, nonostante la normativa nazionale e le linee guida riconosciute a livello internazionale indichino chiaramente le cure necessarie per questa patologia altamente invalidante” sottolinea il Consigliere Honsell. “La Regione Friuli Venezia Giulia è attualmente priva delle strutture terapeutico-riabilitative necessarie per questi pazienti, e l’assenza di risorse finanziarie per la formazione del personale e la realizzazione di tali strutture, assenti anche nell’ultima Legge di Bilancio regionale, rischia di rendere inattuabili gli interventi previsti. Inoltre, i dati del Sistema Informativo Salute Mentale (SISM, 2024) evidenziano un preoccupante aumento della prevalenza di questi disturbi, con una stima di 14,7 casi ogni 10.000 abitanti. Non possiamo permetterci di ignorare un problema così grave”, prosegue Honsell. “L’inclusione sociale e la riabilitazione di questi pazienti dipendono dall’attuazione di interventi adeguati e tempestivi. Senza un’azione concreta da parte della Giunta regionale, si rischia di disattendere un impegno assunto pubblicamente e di negare il diritto alla cura a
molte persone che ne hanno urgente bisogno.” Ha concluso.