Ictus e assistenza, corso europeo a Pordenone per i corsi di laurea in infermieristica, educazione professionale e fisioterapia
L’assistenza alla persona con ictus coinvolge aspetti di prevenzione, presa in carico e riabilitazione, dalla fase acuta alla post acuta, con approcci multiprofessionali dove la qualità delle cure può fare la differenza su pazienti e famiglie. È stato questo il filo conduttore di un corso intensivo europeo che, recentemente, ha avuto come base il campus di Pordenone dell’Università di Udine. A organizzarlo il corso di laurea in Infermieristica assieme a quelli in Educazione professionale e Fisioterapia. All’iniziativa formativa hanno partecipato 29 studenti e 9 docenti di Austria, Norvegia e dell’Ateneo friulano. Il corso ha infatti coinvolto la norvegese University College of South-Eastern Norway e l’austriaca Carinthia University of Applied Sciences. Obiettivo del progetto era quello di sviluppare occasioni di confronto, scambio e crescita dando modo agli studenti di studiare e confrontarsi insieme sul tema della presa in carico della persona con ictus. L’esperienza si è svolta anche nelle sedi udinesi dei corsi e al Centro di simulazione e alta formazione dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale.
Il corso, “The Stroke world between professions and cultures: getting to know, be interested and exchange to better care”, era suddiviso in una parte online e una in presenza di cinque giorni. I partecipanti hanno sperimentato diverse attività (lezioni frontali, workshop, simulazioni, discussioni in gruppo, confronto con gli esperti) approfondendo tre aspetti relativi all’assistenza della persona con ictus: l’assistenza e i percorsi durante la fase acuta, l’educazione della persona e la riabilitazione post-ictus.
«Questa esperienza – spiega la coordinatrice dei corsi di laurea in infermieristica, Alvisa Palese – ha dato la possibilità di porre l’attenzione dei partecipanti, non solo in quanto studenti/esse di corsi di studio dell’area sanitaria, ma anche come cittadini, su un problema di salute nel quale la presa in carico si dimostra fondamentale. Il corso intensivo è stato un momento importante non solo per l’apprendimento di conoscenze, ma anche per il confronto e lo scambio in gruppo. Gli studenti e le studentesse si sono messi in gioco relazionandosi con culture e percorsi di apprendimento diversi e superando le differenze linguistiche, culturali ed emotive che in questi tipi di esperienze possono presentarsi».
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