Il Comune di Udine riqualificherà i bagni pubblici di via Sottomonte, chiusi da quarant’anni

Prosegue il percorso di rigenerazione urbana che il Comune di Udine sta portando avanti con impegno e visione. Tra le numerose azioni di valorizzazione del patrimonio cittadino, è stato progettato un intervento tanto concreto quanto simbolico: il recupero delle storiche latrine pubbliche di via Sottomonte, risalenti a inizio secolo, collocate ai piedi del colle del Castello, in uno dei luoghi più suggestivi del centro storico.

L’intervento si inserisce in una strategia più ampia, che negli ultimi anni ha visto la realizzazione dell’ascensore panoramico e la recente riapertura della Biblioteca Civica “Vincenzo Joppi”, consolidando l’identità del Castello come fulcro culturale della città. I bagni pubblici, oggi in stato di abbandono e chiusi da almeno quarant’anni, verranno restituiti alla cittadinanza in una veste completamente rinnovata, rispettosa del contesto storico e paesaggistico e soprattutto accessibili.

Le nuove strutture saranno progettate per garantire elevati standard di igiene, sicurezza, accessibilità e sostenibilità ambientale, offrendo un servizio fondamentale a residenti, turisti e frequentatori del Piazzale del Castello. Saranno infatti dotate di sistemi automatici di ingresso e autopulitura, come quelle già esistenti in vicolo Brovedan e in Largo Ospedale Vecchio. Altri bagni pubblici in città sono presenti anche a Palazzo D’Aronco e sul colle del Castello (questi ultimi non accessibili a persona con mobilità ridotta).

«Con questo intervento – afferma l’Assessore ai Lavori Pubblici Ivano Marchiol – non ci limitiamo a ristrutturare dei servizi igienici, ma restituiamo dignità a un luogo simbolico, integrandolo in un sistema coerente di spazi pubblici rigenerati. Tecnologia, decoro urbano e memoria storica si fondono in un progetto che guarda al futuro

Il complesso oggetto dell’intervento si trova alle spalle del Castello di Udine, in un’area un tempo parte delle fortificazioni veneziane. L’edificio delle latrine risale probabilmente ai primi del Novecento, se ne attestava l’esistenza già nel 1903, e ha subito modifiche nel corso del tempo. Nonostante la sua semplicità, la struttura è inserita in un contesto di grande valore, affacciandosi su Piazzetta Marconi e incastonandosi armoniosamente nel sistema delle antiche mura urbane.

L’area interessata è sottoposta a diversi vincoli di tutela: paesaggistico, in quanto zona collinare panoramica, e culturale, per la presenza del sistema murario storico. Inoltre, la vicinanza al Castello e alla strada storica che il Colle alla città bassa impone una particolare sensibilità progettuale. Ogni scelta è stata valutata con attenzione, per garantire il massimo rispetto del contesto storico e urbanistico.

L’obiettivo principale è quello di restituire alla comunità un edificio oggi abbandonato, trasformandolo in una struttura funzionale e decorosa, senza snaturarne l’impianto originale. L’intervento mira a valorizzare un punto strategico della città, offrendo un servizio utile e accessibile, potenzialmente integrabile con funzioni informative o culturali.

La scelta progettuale adottata nel Documento approvato dalla Giunta comunale la scorsa settimana privilegia la conservazione e la rifunzionalizzazione dell’edificio esistente. I volumi originari e le strutture murarie saranno mantenuti, mentre gli interventi saranno limitati a elementi reversibili e minimamente invasivi. Particolare cura sarà dedicata al miglioramento dell’accessibilità, con la realizzazione di percorsi pavimentati e rampe, al restauro delle superfici e alla sistemazione esterna, che prevede arredi urbani discreti e coerenti con l’ambiente. Adesso seguiranno le altre due fasi della progettazione, a conclusione delle quali si procederà con l’affidamento dei lavori. L’importo dell’intervento stimato in questa fase è di 500.000 euro, dei quali 200.000 già a disposizione dell’amministrazione.

 

I nuovi bagni pubblici saranno dotati di impianti e tecnologie all’avanguardia, progettati per garantire massima igiene, funzionalità e sicurezza. L’accesso sarà regolato da porte automatiche – in quelli già esistenti si entra con tessera sanitaria – con apertura temporizzata, mentre ogni postazione sarà dotata di sistema di completa autopulizia automatica. I sanitari saranno realizzati in materiali antivandalo e saranno gestiti senza contatto grazie a sensori per acqua, sapone e asciugamani.

Un sistema di ventilazione continua e sensori per la qualità dell’aria garantiranno ambienti salubri, mentre la sicurezza sarà rafforzata da dispositivi di emergenza e videosorveglianza esterna. L’impianto sarà alimentato, ove possibile, da fonti rinnovabili e dotato di illuminazione LED a basso consumo. La gestione e la manutenzione saranno monitorate da remoto, per assicurare interventi rapidi e una costante efficienza operativa.