Il futuro delle terre alte: a Pordenone anteprima nazionale del libro inchiesta “Montagne immaginarie”

Tra abbandono, overtourism e riscaldamento globale, il futuro delle terre alte non è mai stato così incerto. A sei anni dalla tempesta Vaia, che ha colpito i boschi del nostro Nordest, Legambiente Pordenone, in collaborazione con il Club alpino italiano, organizza in anteprima nazionale la presentazione del libro-inchiesta del giornalista Michele Sasso “Montagne immaginarie”, Edizioni ambiente, mercoledì 6 novembre alle 18 alla ex Tipografia Savio, via Torricella 2, a Pordenone.

Neve, natura incontaminata, silenzio, benessere. È l’immagine da cartolina che vendiamo ai turisti quando parliamo di montagna. Un’immagine idilliaca ma ingannevole. Schiacciata dal peso dei cambiamenti climatici, dell’urbanizzazione e del turismo intensivo, la montagna come la conoscevamo non esiste più. Continuiamo a idealizzarla e promuoverla secondo un immaginario fallace che, anno dopo anno, contribuisce alla sua distruzione. Nella sua inchiesta, Michele Sasso ci mette faccia a faccia con la realtà delle aree montane italiane e le loro difficoltà. Dalla necessità di reinventare la propria identità in un territorio che cambia alla ricerca di un giusto modello di sviluppo.

L’evento si tiene nell’ambito del progetto di Legambiente Pordenone “Verde speranza”, dedicato al valore degli alberi in ambito urbano e non solo, finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia.

Michele Sasso, giornalista professionista, lavora per La Stampa, dopo essere stato a Radio popolare, il Fatto Quotidiano, Altreconomia, Linkiesta e L’Espresso. Si è occupato di migranti, ecomafie, politica, diritti civili, estrema destra, piccole e grandi ruberie. È autore di Armi, un affare di Stato (Chiarelettere 2012) e di Assalto alla Lombardia (Laterza 2023).