Il “Fvg green” dell’assessore regionale all’ambiente Scoccimarro è solo greenwashing: annunci vuoti e strumentali

“Nel 2024, l’anno più caldo mai registrato nella nostra regione dal 1900, è evidente che il Friuli Venezia Giulia si trova di fronte a una crisi climatica senza precedenti. Eppure, mentre i dati allarmanti continuano a confermare l’urgenza di agire in fretta, le politiche dell’Assessore Scoccimarro si dimostrano del tutto insufficienti e ipocrite: parlare di ‘FVG Green’ quando tutte le azioni restano al palo, e non si è nemmeno iniziato a misurare indicatori sui quali incidere, figuriamoci ad agire, è un insulto a chi comprende la gravità della situazione.” Così si è espresso in prima battuta Furio Honsell, Consigliere regionale di Open Sinistra FVG, a seguito delle dichiarazioni a mezzo stampa dell’Assessore Scoccimarro sulle politiche rivolte alla gestione dei mutamenti climatici.
“Le dichiarazioni stampa dell’Assessore Scoccimarro, un po’ minacciose, secondo cui servirebbero ‘misure impopolari’, suonano vuote se riferite al contrasto ai mutamenti climatici visto che la Regione è favorevole all’Ovovia ed era favorevole ad una nuova acciaieria nella laguna di Marano. Suonano invece strumentali a giustificare grandi opere come la traversa su Tagliamento spacciandola per un’opera necessaria a seguito dei mutamenti climatici. Ma se i suoi stessi tecnici dichiarano che serve a contenere tempi di ritorno secolari, dunque basati su dati slegati dagli eventi climatici che stanno avvenendo in questi ultimi trent’anni in FVG?” Sottolinea Honsell. “Si mettano d’accordo! Se davvero l’Assessore avesse intenzione di attuare politiche coraggiose, direbbe quali sono e le potrebbe aver già varate.”
“Scoccimarro dichiara di non cercare il facile consenso ma allora non possiamo – prosegue Honsell – continuare a tollerare politiche come il famigerato contributo a chi consuma più carburanti fossili, un privilegio anacronistico che costa ai cittadini del FVG oltre 60 milioni di euro all’anno, e non aiuta certamente chi deve percorrere lunghe distanze per andare al lavoro o vive in aree interne, perché il contributo non è commisurato al bisogno ma solamente sul consumo. Questi soldi non solo finanziano combustibili fossili, aumentando l’inquinamento, ma favoriscono le fasce più abbienti, ovvero chi ha auto con cilindrate maggiori, mentre non portano alcun beneficio reale alle fasce più vulnerabili della popolazione, che malgrado lo sconto sono costrette a risparmiare la benzina! Sin dal 2018, proponiamo con fermezza di abolire questa misura tossica, sostituendola con contributi e azioni specifiche per una mobilità sostenibile, ma la Giunta ha ignorato ogni nostra proposta, mostrandosi più sensibile alla lobby delle grosse cilindrate.”
“Anche sul fronte dei PAESC (Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima) comunali, lo scenario è desolante.” Continua Honsell. “Le risorse stanziate sono misere, del tutto insufficienti a supportare i Comuni nei loro sforzi per pianificare e attuare misure climatiche serie. Per non parlare delle campagne di promozione, sensibilizzazione e informazione, completamente assenti, nonostante le nostre proposte concrete.”
Concludendo Honsell: “Come dimostrano i dati recenti, il Friuli Venezia Giulia sta già subendo gli effetti di temperature estreme e fenomeni climatici distruttivi, dai campi secchi ad intere città flagellate da forti grandinate. La crisi climatica non aspetta e nemmeno noi lo faremo: Open Sinistra FVG continuerà a battersi in Consiglio regionale affinché questa Regione adotti politiche realmente sostenibili e orientate al futuro, senza compromessi o finzioni. Eliminare lo sconto benzina sarebbe una di queste misure. Invece, la Giunta Fedriga preferisce restare ferma, limitandosi a operazioni di greenwashing e a raccontare una versione di comodo che nulla ha a che vedere con la realtà.”