Il mito Tina Modotti rivive in una mostra a Lestans
Novant’anni fa a Città del Messico la prima grande mostra della fotografa friulana Tina Modotti. Per ricordare degnamente l’evento e la sua protagonista che stupì il mondo con la sua arte “rivoluzionaria” è stata allestita a Lestans (PN) una mostra innovativa. Curatore dell’esposizione lo storico, nonché biografo dell’artista, Gianfranco Ellero. La mostra è organizzata dal Comune di Sequals con il patrocinio del Consiglio regionale.
Due le sezioni, la prima battezzata “Occhi di Tina” riunisce la gran parte delle fotografie della mostra del 1929, reperite grazie alla collezione di Cinemazero, immagini realizzate unicamente da Tina. Nella seconda sezione, nettamente separata dalla prima, intitolata “Occhi su Tina” sono stati esposti una ventina di scatti che la ritraggono, realizzati da Edward Weston e da altri fotografi. In questa sezione c’è anche la possibilità di ammirare una prima assoluta: Tina diciassettenne fotografata dallo zio Pietro Modotti nello studio di via Carducci. Il ritratto proviene dalla collezione dello studioso di fotografia Walter Liva.
La mostra è impreziosita di un esauriente catalogo “Tina Modotti La grande mostra del 1929” curato nei testi da Gianfranco Ellero, e con il sostegno alla pubblicazione dei Tenimenti Civa, della Società Filologica Friulana, della Fondazione Friuli, della Deputazione di Storia Patria per il Friuli, dell’Ente Friuli nel Mondo e di Friulovest Banca.
La partecipazione dei Tenimenti Civa a favore di quest’iniziativa culturale ha due motivazioni:
il catalogo è utilissimo ai luoghi del sapere, ma è anche una lettura di valore per tutti gli estimatori di Tina Modotti e gli appassionati di fotografia in generale.
la pubblicazione del catalogo insieme alla mostra restituisce “all’evento del 1929 la giusta dimensione nella storia della fotografia e nella biografia della fotografia”.