Il modello di sanità pubblica è ancora sostenibile? Il diritto alla salute in un incontro lunedì all’ateneo friulano
Certo che la premessa nel titolo e la chiusa finale non presuppongono nulla di buono per chi ritiene che la sanità pubblica debba essere la maggiore preoccupazione e anche spesa virtuosa per una democrazia che nella sua Costituzione, all’articolo 32 recita: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. In ogni caso che si discuta di sanità è fattore positivo anche se concludere l’annuncio dell’evento con “trovare idonee soluzioni per affrontare fenomeni complessi e ineluttabili” sembra quasi preludere, con la parola “ineluttabili” ad una sorta di resa con conseguente ricerca di modelli diversi dal garantire la sanità universale. Ma forse noi siamo eccessivamente prevenuti, ma più volte abbiamo visto anche chi dovrebbe garantire equilibrio e scientifica imparzialità piegarsi ai voleri del manovratore di turno. Si legge nella nota di presentazione dell’evento: “Alla luce dei progressi tecnologici, dell’invecchiamento della popolazione italiana, della bassa natalità coniugata con l’aumento dell’aspettativa di vita e di altri irrefrenabili fenomeni socio-economici il modello di sanità pubblica italiano ed europeo, che risale alla metà del secolo scorso, è ancora sostenibile? Come potranno essere salvaguardati i diritti alla salute di tutti cittadini italiani ed europei e delle persone che comunque vivono in un certo territorio? A queste e altre domande cercheranno di rispondere gli esperti che parteciperanno all’evento “Welfare, Sanità, Sostenibilità”, in programma lunedì 22 aprile, alle 17.30 in Sala Tomadini, in via Tomadini 30 a Udine.
L’evento, che si inserisce nel ciclo di approfondimenti dedicati proprio al futuro dell’Europa e del Friuli Venezia Giulia, è organizzato dal corso di laurea magistrale in Cittadinanza, istituzioni e politiche europee nell’ambito del ciclo di incontri dedicato a “Il futuro dell’Europa e lo sviluppo del Friuli Venezia Giulia” organizzato in collaborazione con la Fondazione Friuli. Al centro dell’attenzione saranno poste le politiche di welfare dell’Unione europea e le loro ricadute dirette e indirette sulla regione, con particolare riferimento all’ambito sanitario e all’organizzazione e gestione dei servizi a tutela della salute individuale e collettiva.
In apertura porteranno i saluti e introdurranno la discussione Claudio Cressati, direttore vicario del dipartimento di Scienze giuridiche e Gabriele De Anna, coordinatore del corso di laurea magistrale in Cittadinanza, istituzioni e politiche europee. Seguiranno gli interventi di Silvio Brusaferro, professore ordinario di Igiene generale e applicata nell’Università di Udine e già presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, di Sandra Gallina, direttrice generale per la Salute e la Sicurezza alimentare presso la Commissione europea e di Gianna Zamaro, direttrice centrale Salute, politiche sociali e disabilità della Regione Friuli Venezia Giulia. Modererà l’evento Valeria Filì, professoressa ordinaria di Diritto del lavoro e sicurezza sociale nell’Università di Udine.
La serie di incontri intende mettere al servizio del territorio e della cittadinanza le risorse scientifiche e didattiche della Laurea Magistrale in Cittadinanza, istituzioni e politiche europee diretta a formare gli esperti che, domani, potranno contribuire a trovare idonee soluzioni per affrontare fenomeni complessi e ineluttabili”.