Ilia (imposta Locale Immobiliare Autonoma): Martines (Pd), con nuova norma difficoltà per cittadini e Comuni

«Dopo aver calato una misura popolare, l’Ilia l’imposta Locale Immobiliare Autonoma che in Fvg ha sostituito l’IMU nazionale, fatta evidentemente per essere “venduta” in maniera facile dal centrodestra, la Regione lascia il cerino in mano ai cittadini non adeguatamente informati e con strumenti telematici per ottemperare ai nuovi obblighi imposti, in ritardo sui tempi. E in tutto ciò, ovviamente, la patata bollente viene lasciata ai Comuni». Lo afferma il consigliere regionale Francesco Martines (Pd), replicando alla risposta all’interrogazione attraverso la quale chiedeva alla Giunta regionale “quale maggiore informazione e quale aiuto ai Comuni in difficoltà nell’applicazione della norma per la riduzione dell’aliquota sulla prima seconda casa”.

«Uno dei problemi più evidenti riguarda la carente e non capillare informazione: a oggi pochi sanno che esiste la possibilità di poter pagare lo 0,70% sulla “prima seconda casa”. Altro problema è che la dichiarazione si può fare solo in via telematica tramite il portale della Regione e molte persone anziane e non solo, che non hanno dimestichezza con gli strumenti informatici non potranno fare una dichiarazione cartacea». Inoltre, continua Martines, «il portale dedicato alle denunce sarà pronto solo a giugno e la prima rata dell’Ilia deve essere pagata entro il 16 giugno. Poiché c’è tempo per la dichiarazione entro il 30 giugno del 2026, i Comuni non sanno come muoversi di fronte a tale incertezza e si stanno inventando percorsi operativi per evitare, in futuro, modifiche non solo degli importi ma anche dei codici tributi che sono diversi a seconda che si tratti di prima seconda casa o di altri immobili». Quando si legifera, afferma ancora il consigliere dem, «è necessario tenere conto delle difficoltà operative che i Comuni hanno nell’applicazione, visti anche i problemi dovuti alla carenza di personale». Dalla risposta dell’assessore Roberti, conclude Martines, «registriamo un elenco di attività che fino a ora non hanno avuto una ricaduta positiva in termini di un’applicazione più snella e più efficace per tutti, contribuenti e uffici tributi dei Comuni».