Immigrazione: Moretti (Pd), CARA e Gradisca d’Isonzo dimenticati da Fedriga
«Le parole del Sindacato dell’Arma dei Carabinieri confermano ancora una volta che la Regione si ricorda dell’immigrazione solo sotto elezioni o quando la situazione diventa ingestibile, lasciando territori e forze dell’ordine soli e senza soluzioni». A dirlo è il Capogruppo in Consiglio Regionale del Pd, Diego Moretti, dopo le dichiarazioni a mezzo stampa di Fabio Fontana dell’Unama sul caso del CARA di Gradisca d’Isonzo. «Spiace che Fontana non conosca quali siano le competenze delle Amministrazioni Comunali sul tema immigrazione, addossando al Comune di Gradisca d’Isonzo responsabilità che non gli competono. Per evitare situazioni come quelle riprese dai quotidiani locali era necessario operare in sinergia tra Prefettura e Protezione Civile Regionale, cosa che evidentemente non è stata fatta. È la conferma che questo territorio viene seguito da Fedriga solo nel periodo elettorale, continuando ad utilizzare il Comune di Gradisca come valvola di sfogo per l’intera Regione evitando sapientemente e per puro tornaconto politico il coinvolgimento di altre amministrazioni del territorio». Conclude Moretti «Ricordiamo che nel maggio del 2019 il Presidente Fedriga aveva dichiarato proprio davanti al CARA di Gradisca d’Isonzo la necessità di chiusura delle strutture di accoglienza in FVG, compreso il CARA di Gradisca, visto l’impatto sul territorio e prospettava la necessità di una fantasiosa apertura di altre quattro o cinque strutture come il CPR nel resto della Regione. Ci chiediamo che fine abbiano fatto queste intenzioni o se invece erano le solite promesse elettorali dalle gambe corte: dal 2019 la situazione non è cambiata e ancora una volta il territorio isontino è solo e dimenticato».